Milan, Montella non è l’unico a dover pagare

Pure il ds Mirabelli ha le sue colpe, la scommessa Gattuso è rischiosa
Milan, Montella non è l’unico a dover pagare© www.imagephotoagency.it

TORINO - Anche se ci sforziamo di essere gentili, non riusciamo a trattenere una risata (poi una lacrimuccia) nel constatare la bischeraggine gestionale del Milan derelitto. La cui dirigenza è riuscita ad andare di male in peggio nonostante un mercato oneroso. Se la cacciata di Montella dalla panchina ha una sua logica, bisogna ammettere che arriva con colpevole ritardo rispetto ai risultati fallimentari registrati sul campo. Chiudere la stalla dopo la fuga dei buoi non è un gesto da applaudire. A questo punto sarebbe stato più giusto consegnare la lettera di licenziamento non solo all’allenatore, ma anche al direttore sportivo Mirabelli che ha dimostrato ancora una volta di non essere all’altezza di un club storico e glorioso quale è quello rossonero. Toccava a costui evitare che la situazione degenerasse, toccava a lui predisporre una rosa adatta al campionato, toccava a lui capire subito che il tecnico aveva perso la trebisonda oltre a varie partite, di conseguenza toccherebbe sempre a lui togliersi dai piedi consegnando la società a qualcuno che non confonda il pallone con le palle, che sono la base di ogni guaio in qualsiasi attività umana.

La prova che il ds è in stato confusionale consiste nella scelta del successore del povero Montella: Gattuso fu un giocatore di grande temperamento, contribuì decisamente a tanti successi del Milan berlusconiano. È una persona seria e suscita simpatia tra i tifosi memori delle sue battaglie sul terreno di gioco. Ma c’è un ma. L’uomo calabrese fra tante qualità ha pure un difettaccio: è privo di qualsivoglia esperienza nel ruolo di trainer ai massimi livelli. Mirabelli dovrebbe sapere che in passato la formazione con il record di vittorie europee fu affidata a Pippo Inzaghi, proveniente dalla Primavera, e venne bruciato per ovvi motivi di disadattamento. Lo stesso capitò a Brocchi, altro allenatore improvvisato: la sua permanenza in panca fu breve come un sospiro. Nonostante questi precedenti istruttivi, adesso il Milan passa sulle spalle di Gattuso, al quale auguriamo ogni trionfo, che però sarà improbabile non perché gli neghiamo di avere delle capacità, ma perché non le conosciamo. Andare in auto a fari spenti nel traffico della notte non è prudente né intelligente. È una scommessa rischiosa, difficile cavarsela senza farsi male.

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