Milan-Donnarumma, scontro finale. Era tutto... previsto

Riscoppia la tensione tra il portiere e la curva sud del Milan mentre l'agente Raiola ha già raggiunto lo scopo: creare la tensione che giustifica la cessione
Milan-Donnarumma, scontro finale. Era tutto... previsto© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

MILANO - Tutto come previsto. Il caos scatenatosi di nuovo intorno a Gigio Donnarumma ha generato come logica prima conseguenza, la rottura con la tifoseria rossonera, ieri esplosa definitivamente a San Siro, con il giocatore fischiato dalle 9 mila persone presenti e insultato dalla Curva Sud, anche con uno striscione al quanto esplicito: «Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita: ora vattene la pazienza è finita!». Ma al tempo stesso è esplosa nuovamente una vera e propria guerra fra il Milan e Raiola, con le durissime parole del ds rossonero Mirabelli nel post partita: «Gigio è un ragazzo eccezionale, non ha mai espresso il desiderio di andare via, altrimenti non avremmo rinnovato - ha tuonato il ds -. Noi tuteleremo e difenderemo il Milan in ogni sede da qualche signore che danneggia noi e il giocatore, un signore che sta diventando più uno showman, non gliela faremo passare. I fischi a Gigio da parte dei tifosi? Ci sono dispiaciuti, bisogna capire che anche se ha 18 anni, non tutte le colpe sono sue». Già, perché come detto, lo stadio si è rivoltato contro Donnarumma: quando la squadra verso le 20 è entrata in campo per il riscaldamento, Gigio è stato accolto da fischi e da un coro che si è ripetuto fino all’inizio della partita, «Donnarumma pezzo di m...». Parole che hanno abbattuto Gigio, immortalato poco dopo dalle telecamere della Rai nello spogliatoio rossonero, seduto e rincuorato da Bonucci. (...)

 

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