Milan, Gattuso: «La mia priorità è vincere le partite»

Il tecnico: «Devo trovare il coraggio di gettare André Silva nella mischia»
Milan, Gattuso: «La mia priorità è vincere le partite»© Marco Canoniero

CARNAGO (VARESE) - "Rimanere al Milan non è la mia priorità oggi, io devo fare il massimo, vincere le partite, far giocare bene la squadra". Rino Gattuso ribadisce di non avere il proprio futuro in cima ai pensieri, ma la crescita della sua squadra rossonera, in cerca di continuità. "Il tempo dirà cosa succede, ora voglio solo lavorare, dare tranquillità a questi ragazzi. Non è che vado a dormire con il pensiero 'Spero di rimanere'. L'ultimo problema del Milan sono io - ha chiarito -. Qui mi sento a casa, ma poi può anche essere che vada a Gallarate, o allenare la Berretti o gli Esordienti. Ora sento grandissime responsabilità, non faccio nessun calcolo". Il suo Milan invece "deve riprendere da dove ha lasciato prima della sosta", in cerca di una vittoria in trasferta dopo due pareggi e due sconfitte. "Dobbiamo alzare l'asticella, giocare con la stessa mentalità in casa e fuori - ha avvertito -. Dobbiamo riuscire a giocare da squadra, creare e dare la mazzata agli avversari. Il Cagliari è difficile da affrontare, non a caso ha vinto a Bergamo e fatto una grande partita con la Juventus".

SERGIO RAMOS VUOLE BONUCCI AL REAL

CORAGGIO - "André Silva sta bene, ha una voglia incredibile di lavorare, la più grande responsabilità è mia, devo trovare il coraggio di buttarlo nella mischia". Così Rino Gattuso sull'attaccante portoghese, secondo acquisto più costoso del Milan della scorsa estate, che ha iniziato dalla panchina le ultime sei partite di campionato, e rischia di non giocare titolare nemmeno domani a Cagliari. "Lui ci mette tanta professionalità, è giovane, deve migliorare in qualche concetto da punta centrale, ma è molto forte. Non a caso tante società lo hanno chiesto, ma il Milan vuole tenerlo", ha raccontato l'allenatore rossonero, soddisfatto di un mercato che non prevede uscite a gennaio: "Io sono contentissimo di lavorare con questa squadra, ne conosco il valore. Qualche giocatore può dare di più, ora comincio a conoscerli bene, perché andare a cambiare tanto per farlo? Nei momenti di difficoltà - ha rivelato - con la società si è parlato di fare qualcosa, ma io volevo restare con questi ragazzi".

VIA SE... - Il derby di Coppa Italia del 27 dicembre, vinto ai supplementari, poteva costare a Rino Gattuso la panchina del Milan. Lo ha rivelato lo stesso allenatore rossonero, parlando del futuro di Manuel Locatelli, di fronte a un bivio nel mercato di gennaio, con il Genoa che lo corteggia. "Locatelli mi ha parlato prima della sosta, secondo me deve rimanere qua - ha raccontato Gattuso alla vigilia della trasferta di Cagliari -. Nel derby l'ho fatto giocare titolare, e se avessi perso mi avrebbero mandato via, per me era una partita da dentro o fuori. È un ragazzo del 1998, deve pedalare, deve interpretare il ruolo di mezzala con 3-4 concetti corretti, ha qualità fisica e tecnica: deve farsi trovare pronto. È un giovane, dobbiamo farlo crescere noi. Con tutto il rispetto per le altre squadre, giocare 10 partite al Milan vale come 25-30 altrove". 

Il tecnico poi ha voluto specificare cosa intendesse con la frase sul derby: «La società non mi ha dato nessun aut aut, la mia è stata solo una provocazione dialettica per spiegare l'importanza del derby dello scorso 27 dicembre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Milan, i migliori video