Gattuso: «Il Milan va riportato dove è sempre stato»

Il tecnico rossonero andrà incontro a 12 giorni intensi, tra campionato e coppe: «Gattusismo? È presto per parlarne...»
Gattuso: «Il Milan va riportato dove è sempre stato»© Marco Canoniero

TORINO - «Nei prossimi 12 giorni, è innegabile, ci giochiamo tanto. Ma io mi fermo alla gara con la Roma. Della Lazio parleremo da martedì, del derby da sabato e dall'Arsenal da settimana prossima. Tutti dicono che ce la giochiamo alla pari con Roma e Arsenal ma sono chiacchiere da bar, me la gioco alla pari anche contro le squadre piccole». Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso non guarda all'orizzonte e, durante la conferenza stampa alla vigilia della trasferta dell'Olimpico contro la Roma, conferma la filosofia di guardare partita dopo partita: «Se diamo campo alla Roma può farci passare le pene dell'inferno. Hanno qualità, terzini che spingono e giocatori che puntano l'uomo. Andremo a giocare la nostra partita, dovremo rendermi conto del livello a cui siamo arrivati». Per la trasferta di Roma Gattuso ha convocato tutti gli effettivi visto che la squadra resterà nella Capitale fino a mercoledì sera, dopo la semifinale di Coppa Italia contro la Lazio: saranno però indisponibili Conti, Storari e Antonelli.

GATTUSISMO - «È presto per parlare di Gattusismo. Il Cholismo è un'altra cosa ma rispetto a Simeone mi piace più il palleggio e meno il gioco sulle seconde palle. Io prendo pochi gol e mollo qualche cinquina». Continua il tecnico calabrese: «In Italia ci sono tanti allenatori bravi e io ho semplicemente fatto copia e incolla da loro con qualche modifica personale. Bisogna lavorare sui concetti guardando gli altri allenatori: Giampaolo, Sarri, Allegri e altri. Ce ne sono tanti bravi. Bisogna avere l'umiltà di guardare, prendersi del tempo e mettere in pratica questi concetti sul campo».

ENTUSIASMO A MILLE - «Siamo stati bravi a recuperare l'entusiasmo perso. Nelle prossime due partite ci saranno 150mila persone a San Siro. Ma ora dobbiamo continuare ad alimentare questo entusiasmo altrimenti la gente scomparirà ancora dallo stadio. Non dobbiamo avere paura nel voler riportare il Milan dove è sempre stato». Il commento del trainer rossonero, che si dice pronto a ''scherzare'' con l'amico Totti («Non ha bisogno di fare il simpatico, lo è di natura»), ammette di aver già scelto chi schierare tra Kalinic e Cutrone (favorito quest'ultimo) e dà un consiglio a Bonucci, diffidato, in vista del derby: «Non gli dirò nulla ma non deve giocare con il freno a mano tirato. I tre punti con la Roma valgono quanto i tre punti con l'Inter. Non sento ancora di fare la corsa su di loro, se sbagliamo due partite siamo fuori dai giochi».

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