Gattuso: «Milan, non pensare alla Juventus»

Il tecnico: «Prima testa al Verona, ci giochiamo la qualificazione all'Europa League»
Gattuso: «Milan, non pensare alla Juventus»© Marco Canoniero

CARNAGO (VARESE) - ''Prima pensiamo al Verona, la testa non deve andare alla Juventus. Domani giochiamola bene, ci giochiamo la qualificazione all'Europa League: questa settimana ho visto la squadra brillante, dopo la vittoria di Bologna è più libera. È vero che se vinci una finale gli scenari cambiano, ma ora testa al Verona''. Lo dice Gennaro Gattuso, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato con il Verona. ''Una settimana fa - aggiunge Gattuso - queste mura ancora tremavano, ora con gli scaligeri non dobbiamo ripetere l'errore fatto contro il Benevento. Non deve passare come normale una sconfitta come quella o come quella dell'andata contro il Verona, sono figuracce. Priorità a domani e poi avremo quattro giorni per la Juventus. La storia ci dice che con le piccole fatichiamo, ecco perché ci vuole testa e massimo sforzo''.

LEADER - "Ho sempre detto che per migliorare questa squadra servano tre o quattro giocatori. Siamo giovani, per alzare l'asticella serve spirito e mentalità, gente abituata a certe tipo di gare. Può essere vero che stiamo cercando gente di esperienza ma non basta, cerco leader e gente che sappia giocare a calcio". Gennaro Gattuso pianifica il mercato che il Milan dovrà fare la prossima estate. "Bonaventura - aggiunge - ha un contratto con il Milan, è un protagonista, poi ci possono stare gli alti e bassi. Non mi ha mai chiesto di andare via e la società non lo ha messo sul mercato, anzi mi risulta che stia discutendo del rinnovo". 

VAR -  ''Posso parlare da uomo di sport e dire che il Var cancella gli equivoci e funziona. Non capisco come l'Uefa possa farsi male da sola, ci sono in ballo denaro e molto altro in gioco. È una cosa che funziona, perché non averlo nelle coppe europee?''. Gattuso torna sulle polemiche che hanno caratterizzato la settimana di Champions League. ''Vorrei dire tante cose - aggiunge Gattuso - ma non sta a me giudicare, faccio l'allenatore del Milan e devo pensare ad altro. Però, ripeto, con il Var le situazioni si giudicano in un secondo, anche perché non capisco cosa fanno gli arbitri di linea. Lì non si vede nulla, è una zona buia, come fa uno da lì a vedere se un giocatore la tocca con la mano girato di schiena? Perché pagare gente in più quando basterebbe metterli davanti uno schermo?''.

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