Milan, parla Mirabelli: «Bonucci non poteva spostare gli equilibri»

L'ex direttore sportivo del Milan ai microfoni di Gold 7: «Gattuso uno dei migliori allenatori al mondo. Strano l'addio di Li»
Milan, parla Mirabelli: «Bonucci non poteva spostare gli equilibri»© Marco Canoniero

TORINO - Una campagna acquisti da 230 milioni e un sesto posto nello scorso campionato che è valso l'Europa League. Questo è quello che rimane agli atti dei 15 mesi in rossonero di Massimiliano Mirabelli. Intervenuto al 'Processo' sull'emittente privata Gold7, l'ex direttore sportivo del Milan di Lì è un fiume in piena. Tanti i punti scottanti su cui è intervenuto, a partire dalla proprietà cinese: «Ho lo stesso pensiero che hanno tutti. È strano che venga acquistato il Milan e poi lasciato in poco tempo. Ci sono tante cose da pensare, ovviamente ci ha lasciato tutti un po’ sorpresi. Sono stati 15 mesi di grande impegno, vissuti tutti d’un fiato. Vivere giornalmente questo mondo Milan è una cosa per pochi ed è stato bellissimo. Sono stato onorato e orgoglioso di avere fatto parte, seppur per breve tempo, della storia di questo grande club».

FINO ALLA FINE BONUCCI - Uno dei colpi più importanti della gestione Fassone Mirabelli è stato senza dubbio Leonardo Bonucci: scaricato ai tempi da Massimiliano Allegri e "affamato più che mai", rispose alla chiamata del Milan, per poi tornare alla Juventus appena un anno dopo: «Bonucci è stato un grande uomo di spogliatoio, oltre che un grande protagonista. Un campione vero, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Per me gli equilibri li sposta la squadra, Leonardo non poteva farlo. Mi aspettavo che restasse un anno? No, abbiamo fatto quello che abbiamo fatto perché pensavamo che chiudesse la carriera al Milan».

I COMPLIMENTI A GATTUSO - Ai tempi della successione di Montella, fu Mirabelli a voler puntare tutto su Gattuso: «È un campione dentro, lo è stato da calciatore e per me lo è da allenatore. Si è messo in gioco, ha fatto le sue esperienze. Era visto come grinta e forza, ma è un allenatore innovativo, uno dei migliori in circolazione al mondo, non solo in Italia. Lo si esalta poco, è sottovalutato, ma il Milan gioca un calcio bellissimo. Ha cambiato il Milan da cima a fondo. Ha fatto non bene, benissimo. Sa entrare in ogni ragazzo, sa insegnare calcio e tenere una squadra. Conte? Io personalmente non ho mai pensato a lui». 

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