Milan, Gattuso ringhia contro Salvini

Il tecnico dei rossoneri: «Discute i cambi? Si preoccupi dei problemi del Paese, siamo messi male. Il pari è una beffa»

ROMA - Stavolta il recupero è fatale al Milan. Il gol al 94’ di Correa strozza in gola l’urlo di gioia di Gattuso che nel post-gara, più che per i due punti persi, s'innervosisce quando gli riportano le parole del vicepremier Salvini. Il politico, prima uscendo dall'Olimpico («Fossi stato in Gattuso avrei fatto qualche cambio. Erano stanchi, non capisco quindi per quale motivo non abbia fatto neanche un cambio nel secondo tempo») e poi intervenendo a Top Calcio 24 («Gattuso cosa aspettava a cambiare? I supplementari? Ne avevamo almeno tre sulle gambe causa pioggia, campo pesante...Spiegatemi questa testardaggine di Gattuso. Negli ultimi 10′ mettine due o tre che corrono. Metti Castillejo e togli Borini che andava come mia nonna») si lamenta per le mancate sostituzioni. Rino prende tempo. Quattro, cinque secondi per dosare le parole. Poi parte con la replica: «Non parlo di politica, perché non ne capisco nulla. A Salvini rispondo di occuparsi di politica, perché con tutti i problemi che abbiamo se il vice Premier parla di calcio siamo messi male». Mentre il microfono passa ad un altro giornalista, Gattuso riparte da solo: «Questo è un paese incredibile. Salvini si lamenta perché non ho fatto i cambi... Ha cominciato con Higuain, ora è un'abitudine, poi i biglietti del derby, continuiamo così allora». Quello delle sostituzioni, rimane comunque un tema di dibattito: «Ora vi ci mettete pure voi? E se cambio perché cambio, e se non cambio perché non cambio...».

SOGNO IBRA - In precedenza, il tecnico rossonero - al netto della delusione per la vittoria svanita in extremis - era apparso soddisfatto per la prova della squadra: «C’è rabbia, è una beffa. La Lazio ha fatto una buona partita ma per noi non era facile giocare con questa personalità. Abbiamo giocato con tanti calciatori in ruoli non propriamente loro, bisogna ringraziare la squadra per la sua prestazione. Eravamo in emergenza, ma non ci dobbiamo piangere addosso. Avevamo fatto un grande colpo. Grandi prestazione e mentalità, ripartiamo da qui perché a livello di attenzione e tenuta di campo abbiamo fatto una grande partita. Da tempo non giocavamo così. Contro squadre così può succedere di abbassarsi. La differenza l’ha fatta Acerbi, ci ha fatto male a livello fisico nel finale. Hanno riempito bene l'area e siamo stati puniti».

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