Supercoppa, Calabria ci crede: «La Juve non è imbattibile»

Il terzino lancia la sfida ai bianconeri: «Higuain è il nostro Cristiano Ronaldo»
Supercoppa, Calabria ci crede: «La Juve non è imbattibile»© Marco Canoniero

MILANO -  Intervistato da Milan TV, canale ufficiale del club , Davide Calabria si sofferma sulle prime due sfide del 2019 che attendono i rossoneri. Sabato, a Marassi, il match di Coppa Italia con la Sampdoria. Mercoledì 16, la finale di Supercoppa con la Juve a Jedda, remake di quella disputata nel 2016 a Doha e vinta dal Milan ai rigori con lo stess Calabria in campo nella squadra allenata all'epoca da Montella. 

Un confronto, il prossimo con i bianconeri, nel quale il Milan parte sfavorito. Uno scenario inevitabile visto l'attuale rendimento delle due squadre e la superiorità dell'organico di Cristiano Ronaldo e compagni. Consapevole di questo, Calabria lancia comunque la sua sfida alla Juve: «Che sia la favorita lo dicono tutti e lo diciamo anche noi, hanno un percorso molto più lungo rispetto al nostro. Hanno giocatori già pronti a livello europeo, mentre noi siamo una squadra in costruzione. Partiamo da sfavoriti, ma si comincia 0-0 e ce la metteremo tutta.»

IL PRECEDENTE DI DOHA - Quella con la Juve sarà la seconda finale di Supercoppa in carriera per Calabria che si dice più maturo rispetto alla sfida di Doha: «Sono passati tre anni e ho tante partite in più. Sono tante piccole cose che ti portano a migliorare e diventare un giocatore completo. Si può migliorare in tutto, ma sono contento di come sono cresciuto da calciatore.»

COPPA ITALIA - Prima della Juventus, c'è la Sampdoria per il Milan. Non certo un impegno facile quello in Coppa Italia per i rossoneri opposti, in trasferta e in gara secca, a una delle squadre più in forma della Serie A. Coppa Italia che per Calabria può e deve rappresentare un obiettivo stagionale per il Milan: «Negli ultimi tre anni abbiamo fatto due finali, è un obiettivo importante per noi. Siamo arrivati due volte in fondo, ma purtroppo non è andata bene nelle gare con la Juve. Vogliamo arrivare fino infondo in questa competizione. Arrivare con una vittoria alla Supercoppa ci darebbe morale.»

LA CONDIZIONE DELLA SQUADRA Terminate le vacanze natalizie, il Milan è tornato al lavoro lunedì scorso agli ordini di Gattuso: «Ci siamo ritrovati bene, la pausa invernale serve proprio per ricaricare le pile soprattutto a livello mentale - spiega Calabria -  Nell’ultimo periodo abbiamo avuto qualche giocatore fuori, la pausa ci ha aiutato a recuperare soprattutto quelli che hanno giocato di più. Il mister ci ha lasciato un programma da eseguire durante le vacanze. La vittoria prima della pausa (con la Spal) è stata fondamentale, perché ci permette di lavorare più tranquillamente.» 

JUVE NON IMBATTIBILE - Calabria è stato intervistato stamane anche da Sky Sport 24. Il difensore ha ribadito il suo pensiero sulla finale di Supercoppa: "Sarà difficile battere la Juve, ma non è impossibile. Quest'anno è migliorata ancora, quindi sarà ancora più difficile. Non è imbattibile comunque, lo abbiamo dimostrato anche Doha che, anche partendo da sfavoriti, la partita inizia dallo 0-0."

«HIGUAIN IL NOSTRO CR7» - Sempre a Sky Sport 24, Calabria ha sottolineato come questo sia il momento migliore della sua carriera. «Il 2018 è stato importante, ho giocato tante partite e ho trovato con grande continuità. Devo ringraziare Gattuso per la fiducia che mi ha dato» ha detto. Uno stimolo in più arriva dalla presenza come dirigente del suo idolo Paolo Maldini. «Sapere che è lì a bordo campo a guardare gli allenamenti, ti fa dare sempre il 100%» ha spiegato Calabria. L'uomo in più a Gedda potrebbe essere proprio quel Gonzalo Higuain che nell'ultima sfida da ex contro i bianconeri in campionato finì per sbagliare un rigore e farsi espellere. Il suo momento non è facile ma non esiste, dice Calabria, un problema Higuain. «Quando è arrivato, ho detto subito al mio procuratore che non avevo mai visto un attaccante così forte. Uno come lui è sempre meglio averlo in squadra che contro. Un attaccante vive per il gol, e quando non segna si può deprimere. Lui però ha sempre segnato in carriera. Ha dato prestigio e qualcosa in più alla squadra. Lui è il nostro Cristiano Ronaldo».

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