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MILANO - La normalità di essere atipici. Lucas Paquetà non è un brasiliano che segue lo stereotipo dei calciatori verdeoro, bensì una di quelle eccezioni che fanno felici gli allenatori. Fin dal suo arrivo, fortemente voluto da Leonardo e Maldini, Gattuso lo ha definito un brasiliano europeo, perché Paquetà si è saputo integrare immediatamente nello scacchiere tattico milanista, andando a colmare il vuoto lasciato da Jack Bonaventura, e ha anche registrato nel suo database le coordinate del calcio italiano. Un exploit che in pochi avrebbero immaginato, ma Gattuso è rimasto impressionato fin dai primi allenamenti, tanto da schierarlo titolare per undici volte consecutive, ovvero tutte le partite che il Milan ha giocato dall’inizio del 2019 ad oggi. Lucas si è preso la fiducia di allenatore e compagni mostrando grande serietà e attenzione in allenamento e questo gli ha permesso di sfoggiare qualche colpo magico del suo repertorio in partita.