Cardinale, tra stadio Milan e Superlega: "Qualcosa che non riteniamo giusto"

Il proprietario dei rossoneri ha rilasciato dichiarazioni importanti sul futuro del club: i possibili investitori e le ambizioni
Cardinale, tra stadio Milan e Superlega: "Qualcosa che non riteniamo giusto"© AC Milan via Getty Images

Presente, futuro e tante ambizioni: Cardinale ha intenzione di fare il bene del Milan e lo ha raccontato in un'intervista a Calcio e Finanza. Il proprietario dei rossoneri ha parlato del debito del club e dei possibili investitori dal Medio Oriente e poi ha spostato l'attenzione sullo Stadio e sulla Superlega.

Milan, Cardinale apre a nuovi investitori

"Sorrido se qualcuno mi ritiene così sprovveduto da assumermi un debito da rimborsare in soli 18 mesi. Sono al Milan per restare a lungo e dipendesse da me starei qui per sempre" - ha dichiarato Cardinale. Poi ha proseguito: "Quel che è vero, però, è che bisogna tenere conto dei movimenti dell’economia globale e non c’è dubbio che in Medio Oriente c’è molta liquidità e disponibilità a investire nello sport. In questo momento ci sono molti capitali interessati a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari, ma come ho detto non rinuncerò al controllo”. Poi si è espresso anche sullo stadio con una novità e ha detto la sua sulla Superlega...

Cardinale sul nuovo stadio e la Superlega

Il proprietario del Milan ha parlato anche del nuovo stadio: "Sono totalmente pronto a costruirlo da solo, ma sono aperto a valutare anche altre opzioni, senza escludere una potenziale collaborazione con l’Inter". Poi sulle ambizioni e obiettivi: "Credo di poter fare del Milan il club numero uno e allo stesso tempo aiutare la Serie A a tornare competitiva. Anche perché nelle condizioni attuali l’unico modo per spingere stabilmente una squadra ai massimi livelli è anche quello di appartenere ad un campionato più forte anche come sistema. Il divario con la Premier League? La strada per assottigliare questo divario è che la nostra lega riacquisti la competitività degli anni d’oro a livello europeo, con il contributo fondamentale del lavoro di noi proprietari“.

Cardinale ha infine bocciato la Superlega: "Credo che dovremmo operare nell’ambito della UEFA e dell’ECA (l’Associazione dei Club Europei, ndr), che meglio servono gli interessi del calcio in Europa. La Superlega, qualunque sia la sua forma attuale, non è qualcosa che riteniamo giusto per il Milan, la Serie A o il calcio europeo".

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