Un altro flop e quei fischi: il caso Leao agita il Milan ma Pioli lo difende

Il portoghese è la gran delusione dell’andata dei quarti di Coppa con la Roma: riecco la discontinuità che pareva ormai essere superata. Il tecnico però sta con la sua stella: vuole caricarlo per il ritorno

MILANO - Quando giovedì notte i tifosi rossoneri hanno lasciato San Siro avviandosi verso casa, in molti di loro sono riecheggiate le parole dei giorni scorsi di Antonio Cassano: «Se continuo a pensare che Leao sia tanto fumo e niente arrosto? Assolutamente sì». Tutto il Milan ha toppato la prestazione contro la Roma, ma è evidente che il portoghese sia stata la grande delusione. A lui si affida il Milan per creare le proprie azioni offensive, è lui che è mancato completamente contro i giallorossi. Una prova opaca, non incisiva, a tratti irritante anche svogliata (durante il secondo tempo il numero 10 è stato ripreso da Maignan per una mancata rincorsa). Insomma, quando il gioco si fa duro e tutti si aspettano il salto di qualità di Leao, ecco la versione grigia del sorridente Rafa. Quella che tante volte si è vista nelle prime annate dell’attaccante a Milano, quando la discontinuità era il suo punto “forte”; ma che è riapparsa a volte anche in questa stagione, in particolare fra ottobre e metà febbraio quando ha segnato solamente tre gol, uno in Champions - bello e decisivo - contro il Psg, e due in Coppa Italia, con un digiuno in campionato durato addirittura 155 giorni (23 settembre-25 febbraio).

Le parole di Pioli

Quel Leao sembrava finalmente superato, col portoghese tornato tonico, cattivo e travolgente nell’ultimo mese. Invece con la Roma l’esterno è sparito, lasciando così il Milan “monco”. Pioli lo ha difeso, preferendo usare la carota piuttosto che il bastone e cercando così di stimolarlo in vista del ritorno. Perché è ovvio che se il Diavolo vorrà ribaltare la situazione - nelle ultime cinque occasioni in cui i rossoneri hanno perso la gara di andata in una fase a eliminazione diretta nelle coppe europee sono stati eliminati -, servirà il miglior Leao: «Non possiamo aspettarci che sia sempre Rafa a saltare due-tre giocatori, ne abbiamo altri con la qualità necessaria per far meglio nell’ultima giocata - ha spiegato Pioli -. Rafa secondo me è stato poco largo e molto dentro il campo, favorendo i difensori della Roma. Accetto e capisco che si debba parlare dei giocatori più forti, ma fino a ieri tutti decantavate Leao. Sono sicuro però che Rafa farà tesoro di questa gara».

I fischi della Sud

I fischi ricevuti al momento del cambio lo hanno ferito, nonostante la Curva Sud lo abbia subito sostenuto con un coro. Leao è uscito a capo chino, a fine gara non è andato a salutare i tifosi e ha lasciato lo stadio nervoso (nel tunnel che conduce dagli spogliatoi al parcheggio, per un fraintendimento, ha avuto una brutta reazione con un giornalista). Adesso, al di là di ciò che accadrà domenica in casa del Sassuolo (dove ha segnato nel 2020 il gol più veloce della storia della Serie A, dopo 6 secondi), la grande occasione sarà giovedì prossimo all'Olimpico: a Roma servirà il vero Leao. Già, ma in molti si domandano quale sia il vero Leao...

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