Un Milan all'attacco per proteggere la difesa: il piano di Pioli

I gol incassati restano il grande problema stagionale dei rossoneri: contro il Sassuolo è arrivato l’ultimo esempio. Per Roma il tecnico studia un assetto a trazione anteriore
Un Milan all'attacco per proteggere la difesa: il piano di Pioli© AC Milan via Getty Images

Una pazza idea per un pazzo Milan per una pazza impresa. Stefano Pioli difficilmente a un mese e mezzo dal termine della stagione potrà mettere una pezza al principale tallone d’Achille della sua squadra versione 2023-24: la fase difensiva. Certo, il rientro di Tomori, assente nel rocambolesco 3-3 di Reggio Emilia contro il Sassuolo, migliorerà alcuni aspetti, ma il difetto è ormai strutturale. La squadra rossonera concede tanto agli avversari, a volte per dinamiche tattiche, a volte per errori e disattenzioni dei singoli o di un reparto. I gol incassati in stagione non ammettono troppe discussioni: 55 in 45 partite. Tanti, troppi. Come detto, però, a metà aprile è davvero complicato pensare che il Milan possa cambiare pelle. Questa squadra è stata costruita così, senza acquistare un centrale di spessore e inserendo tanti centrocampisti votati più a offendere che a interdire. Probabilmente per evitare di vivere un nuovo derby sulle montagne russe Pioli e il suo staff ragioneranno su determinati accorgimenti, ma il pensiero di oggi è totalmente rivolto al ritorno dei quarti di finale di Europa League contro la Roma. E siccome il Milan all’andata ha perso 1-0, giovedì all'Olimpico non andrà difeso il risultato, bensì i rossoneri dovranno giocare una gara all’assalto con l’obiettivo di segnare almeno un gol in più dei ragazzi di De Rossi. Verrebbe da dire, il copione ideale per il Milan.

Verso Roma

Per questo motivo Pioli sta ragionando su quale sia la formazione migliore da schierare a Roma, pensando pure ai cambi che potrebbero incidere nel corso dei 90 o più minuti, nel caso il Milan al fischio finale dei tempi regolamenti si trovasse in vantaggio di una sola rete. L’idea che sta frullando in testa al tecnico è quella di azzardare uno schieramento molto offensivo. E il perché sta proprio nella struttura del suo Milan: la fase difensiva, come comprovato col Sassuolo, non dà grandi affidabilità, mentre i sei giocatori che si alternano nel reparto offensivo stanno tutti mediamente bene. Quello meno in forma è Giroud, una garanzia però quando si tratta di partite di alto livello. Le indicazioni positive che Pioli ha ricevuto e che lo stanno spingendo a pensare a un Milan a trazione anteriore arrivano però dagli altri cinque: Chukwueze è finalmente al top, Pulisic è una certezza, Jovic e Okafor hanno timbrato il cartellino al Mapei Stadium e Leao è... Leao.

Le due soluzioni

Dunque, due possibili soluzioni. La più semplice, già vista nel 3-0 contro il Lecce il 6 aprile: Chukwueze e Leao sulle fasce, Pulisic alle spalle di Giroud. Altrimenti, ma più complicato che Pioli la attui dal primo minuto, Pulisic e Leao sulle fasce, Giroud e Jovic di punta. A spingere per una delle due opzioni le ultime prove deludenti di Loftus-Cheek, fondamentale per Pioli, però i suoi centimetri e chili potrebbero servire di meno giovedì, visto che la Roma non avrà Cristante. A meno che il tecnico non tocchi l'inglese e schieri poi uno solo fra Bennacer, Reijnders o Adli. Una pazza idea per un pazzo Milan per una pazza impresa.

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