De Laurentiis: «Doyen? I fondi sono proibiti in Italia»

Il presidente del Napoli: «Va cambiata la legge sui club. Perché Lotito frena la riduzione delle squadre?»
De Laurentiis: «Doyen? I fondi sono proibiti in Italia»© ANSA

MILANO - "Lotito si permette di dire 'Aspettiamo tre anni per andare a regime e ridurre le squadre'. Ma perché? Hai bisogno dei voti di chi? Hai la spinta della Serie B? Con chi ti sei messo d'accordo? Perché in questo Paese ci vogliono tre anni a fare le cose?". Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis arrivando in Lega per il Consiglio e l'assemblea della Serie A. "Tavecchio - ha aggiunto - mi dice che se guardiamo i conti dei club italiani forse solo tre potranno iscriversi al campionato. Allora continuiamo a mentirci". "È il male che deve aspettare, il bene deve andare avanti diretto, perché vuol dire riprendere il posto che meritiamo in Europa e nel mondo - ha continuato De Laurentiis - Perché mi devo sentir dire che non ho investito nel vivaio? Ho fatto fin troppo in dieci anni, sfido chiunque a stare sei anni in Europa e avere i conti a posto. Il vivaio lo faremo, ma vogliamo essere garantiti da uno Stato che faccia la sua parte".

I FONDI - "I fondi in Italia sono proibiti, mi sono fatto l'idea che nel calcio ci sono troppe regole non uniformi". Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis commenta così l'attività di Doyen Sports, il fondo d'investimento anglo-maltese di Nelio Lucas, l'advisor di Bee Taechubol che sta affiancando il Milan nelle trattative di mercato. "Continuiamo a dire che il calcio è un'industria ma tutti se ne dimenticano - ha osservato De Laurentiis, prima di partecipare al Consiglio e all'Assemblea della Lega Serie A -. Nel '96 Veltroni fece il decreto per cui i club sono società per azioni, e una spa non può che avere i bilanci a posto, sennò fallisce. Sul decreto si è innestato Platini con il fair play finanziario, che non fa altro che ribadire il concetto. Questo però cozza con il diritto sportivo. E non si capisce per quale motivo la mia Lega e la Federcalcio si ostinano a tenere là una legge che va riscritta. La verità è che manca un ministro dello Sport, la verità è che la Melandri ci ha fatto un guaio di cui continuiamo a pagare le conseguenze. E in base a questo guaio il calcio italiano non è migliorato". "E poi bisogna smettere di farsi la guerra - ha detto il presidente del Napoli -, qui siamo tutti contro tutti, nel campo della possibile illegalità. Evidentemente c'è un terreno che non è pronto a essere arato". 

REINA - "Reina ha appuntamento con noi domani a Roma per fare le visite mediche. Se tutto andrà bene firmeremo il contratto". Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a Kiss Kiss Napoli.

ACQUISTI - Da Maurizio Sarri a Mirko Valdifiori, Aurelio De Laurentiis è ansioso di vedere all'opera il suo Napoli made in Italy, e non risparmia una frecciatina a Rafa Benitez, che lo ha allenato fino a qualche settimana fa prima di trasferirsi al Real Madrid. "Mi si diceva che tutte le squadre più importanti giocano col centrocampo a due, ma il Real non gioca a due, tanto per fare un esempio di una squadra che mi sembra abbastanza importante - ha detto De Laurentiis -. Allora ho deciso di cercare Valdifiori, avrà dato fastidio a qualcuno, ma vado avanti per la mia strada. Ho voluto prendere il regista che non abbiamo mai avuto, e domani mattina verifichiamo l'idoneità di Reina che torna a casa e sarà il secondo tassello". Parlando del cast del Napoli, con un'altra battuta De Laurentiis ha liquidato la situazione incerta di 'un attore spagnolo' che è senza dubbio Gonzalo Higuain. "Quelli parlano, parlano... - ha sorriso - Ci sono certi giornalisti che stabiliscono un rapporto amicale e di servizio, che sembra servile quando leggo certe cose. Magari il procuratore gli chiede di scrivere certe cose, così il presidente fa un passo avanti o uno indietro. Io invece faccio un'ora di ginnastica al giorno, non mi smuove nessuno, solo la logica, il cervello, il cuore e un'altra 'c' che non posso nominare...".

VALDIFIORI - "Il progetto Sarri è nato dal fatto che mi sono sempre chiesto perché non abbiamo un regista - ha aggiunto il presidente del Napoli -. Quando trattai, negoziai e stavo per ingaggiare Verratti, capii che per il nostro modo di giocare senza regista forse avrei creato qualche problema alla sua crescita. Ma quando ho visto Valdifiori mi sono detto che era l'italiano che ci voleva per noi. Ha 29 anni, ma del resto Pirlo a una certa età gioca eccome. Questa esperienza tutta italiana mi darà modo di capire cosa funziona meglio e cosa funziona meno. Con Sarri ci sentiamo, è in vacanza, si sta riposando, perché quando devi fare di necessità virtù ti stanchi ancora di più, anche se ci provi più gusto. Diamogli il tempo di tonificarsi e riposarsi. Sta studiando le 60 partite del Napoli in tv, verificando come funzionano certi calciatori per il suo modo di giocare. Quindi fra poco lo presenterò in maniera idonea alla stampa, quando lui si sarà fatto un'idea".

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