Napoli-Juve, San Paolo senza tifosi bianconeri

Chiuso il settore ospiti: mancano le condizioni di sicurezza, con tornelli e telecamere di sorveglianza ancora da sistemare
Napoli-Juve, San Paolo senza tifosi bianconeri

TORINO - Sostenere che la decisione abbia provocato un senso di fastidio nel popolo juventino è puramente eufemistico. Ma tant’è: sabato, in prima serata, i tifosi bianconeri (non solo i residenti in Piemonte) pronti a recarsi al San Paolo per sostenere i campioni d’Italia saranno costretti a rimanere a casa, oppure a rifugiarsi nel solito bar o in qualsiasi punto di ritrovo pur di non perdersi il match contro il Napoli in tv. E’ il frutto di un’altra giornata convulsa, vissuta nel capoluogo campano fra la speranza che i biglietti potessero essere finalmente messi in vendita (fino a due giorni fa il divieto era assoluto) e il timore - nel quale, in verità, hanno creduto in pochi - che la partita si sarebbe disputata a porte chiuse.

COSI' NO - Ieri la vendita dei tagliandi è partita, con grave ritardo rispetto alle più rosee aspettative, a seguito della decisione dell’Osservatorio del Viminale che ha concesso il via libera. Ma nel contempo si è anche deciso di chiudere il settore ospiti. I prezzi dei biglietti variano dai 90 euro della Tribuna d’onore agli 80 della Posillipo, sino a un minimo di 10 euro per la Family. Ci si attendono code infinite in queste ore frenetiche, anche se i sostenitori juventini non potranno accedere al San Paolo. Il motivo? Molto semplice: la partita è considerata ad alto rischio, ma evidentemente contano pure le condizioni di sicurezza in cui versa l’impianto di Fuorigrotta, col sistema di videosorveglianza non ancora perfettamente a posto e alcuni tornelli da sistemare. A due soli giorni dalla partita, del resto, malgrado le rassicurazioni del Comune di Napoli e dopo il summit di martedì del Gos (il comitato per l’ordine pubblico) dal quale erano sorti più dubbi sulla sicurezza dell’impianto, sarebbe impossibile per chiunque (anche per i tecnici comunali chiamati a provvedere) riportare alla normalità una situazione non certo nata negli ultimi giorni: 12 tornelli su 80 fuori uso e una decina di telecamere di sicurezza non funzionanti, posizionate nel settore riservato alla tifoseria rivale. E così alla gente juventina sarà vietato l’ingresso al San Paolo, come accaduto l’11 gennaio quando, malgrado il tifo di 50 mila spettatori e in un clima di rara poesia per il doveroso omaggio a Pino Daniele, i campioni d’Italia vinsero senza pietà contro gli azzurri: 3-1 e tutti a casa.

REAZIONI - Come contro la Lazio domenica scorsa, il settore ospiti sarà blindato anche in vista dell’incrocio con la Juve. Sul web, intanto, è montata la reazione della piazza bianconera, tra chi lamentava il fatto di essere costretti a “sottostare” a un disservizio indipendente dalla propria volontà («Vergogna dover pagare per colpe di altri», il commento più gettonato) e chi sosteneva che vincere in queste condizioni provocherebbe un doppio senso di goduria. E a dimostrazione del fatto che lo stadio San Paolo sia al centro di più di una polemica, al Comune è arrivata anche la diffida con messa in mora dell’Aci di Napoli per inquinamento acustico di un’area in cui abitano oltre 100 mila persone.

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