Sarri: «Parlare di scudetto è ancora una bestemmia»

Il tecnico del Napoli: «Dobbiamo migliorare ancora». Insigne: «Non paragonatemi a Maradona»
Sarri: «Parlare di scudetto è ancora una bestemmia»© LaPresse/Spada

MILANO - Sarri continua a non pronunciare la parola scudetto: «La squadra è in un momento di salute - dice il tecnico del Napoli a Mediaset Premium - ha fatto 7 gare in 21 giorni e ha retto bene dal punto di vista fisico e mentale. I ragazzi giocano divertendosi e questo è fondamentale. Dobbiamo però migliorare ancora, anche oggi i primi minuti eravamo troppo bassi, dobbiamo lavorare ancora e ora che potremmo farlo con la sosta quasi tutti i giocatori sono via con le nazionali. Parlare di scudetto? Rimane una bestemmia, questa squadra 20 giorni fa era criticata da tutti e tutti dicevano che era da metà classifica. Erano esagerati i giudizi allora, così come sono eccessivi gli entusiasmi di adesso. Mi sembra riduttivo guardare uno scontro diretto dicendo che è indicativo per la classifica, perché allora noi abbiamo pareggiato a Empoli e Carpi e perso a Sassuolo, quindi dovremmo essere da retrocessione».

LA SODDISFAZIONE - Si comincia a vedere il Napoli di Sarri: «Io penso che questo modulo ci ha dato di più sulla fase difensiva, Insigne e Callejon possono fare benissimo gli esterni ma nelle prime gare si parlava di un grande Insigne anche da trequartista. Ma non è il modulo che ti cambia la squadra, la squadra ha molto entusiasmo e riesce a recuperare anche più in fretta le energie mentali. Non so a che percentuale è la squadra, siamo cresciuti m abbiamo ancora margini di miglioramento, i valori individuali sono buoni. Davanti in questo momento stanno benissimo, hanno grandi qualità, in mezzo stiamo migliorando ma possiamo fare ancora di più.In certe situazioni riportano sul campo quello che proviamo durante la settimane, io vorrei sempre la linea più alta ma capisco che non è sempre facile farlo».

INSIGNE - «Non facciamo paragoni con Maradona, lui era il dio del calcio». Dopo la super prestazione a San Siro incorniciata da una punizione capolavoro modello Pibe de Oro, Lorenzo Insigne ai microfoni di Sky non vuole essere accostato all'ex 're' di Napoli. Che segnale avete dato al campionato? «Sicuramente, un grande segnale, perché non capita tutti i giorni di venire a San Siro a vincere 4-0, però, noi abbiamo dato il massimo, abbiamo giocato da squadra fino alla fine e siamo riusciti a fare una grane partita e un grande risultato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...