Napoli, Callejon: «Scudetto? Un sogno e un obiettivo»

L'attaccante azzurro è, ormai, un "titolarissimo" di Sarri: «Ha detto che aveva fiducia in me e che sarebbe stata una buona stagione. Mi ha mostrato grande fiducia ed è per questo che sono rimasto»
Napoli, Callejon: «Scudetto? Un sogno e un obiettivo»© LaPresse

NAPOLI - Segna meno di quando è arrivato, ma dà velocità all'azione, copre la fascia anche nella fase passiva, è un "titolarissimo" di Sarri. José Maria Callejon sembrava pronto a lasciare Napoli in estate, dopo l'addio di Benitez e invece è anche lui a guidare ora gli azzurri verso il sogno scudetto: «Sì lo scudetto è un sogno, ma anche un obiettivo. È presto, dobbiamo continuare a migliore e a giocare divertendoci», ha ammesso oggi l'esterno spagnolo in una lunga intervsiata Sky. Dopo l'exploit della prima stagione chiusa a quota venti gol, Callejon è maturato anche dal punto di vista tattico e ora è una garanzia sulla fascia anche in fase difensiva, macinando chilometri a tutta velocità e dialogando con Hysaj.

SU HIGUAIN - Lo scorso anno chiuse a quota 12 gol stagionali, mentre quest'anno ha segnato per ora solo in Europa League: «Sto giocando bene, cerco sempre di fare il massimo e servire anche assist ai miei compagni», spiega lo spagnolo. Poi sottolinea la forza del reparto: «Abbiamo Higuain che credo sia il miglior attaccante della Serie. È il nostro leader ma accanto a lui ci sono tanti giocatori forti anche in panchina, gente che gioca in nazionale e segna tanto: penso che abbiamo l'attacco migliore della Serie A». Una forza che non preclude alcun sogno: «Dobbiamo divertirci e giocare bene - spiega - giochiamo sempre per vincere e per migliorarci e lo faremo anche contro la Fiorentina. Loro sono in testa alla classifica ma noi vogliamo batterli».

LA FIDUCIA DI SARRI - In un Napoli che sembrava destinato al 4-3-1-2, Callejon aveva visto i suoi spazi restringersi a quelli di seconda punta dopo un'estate in cui sembrava sul punto di andare all'Atletico Madrid: «Ho parlato con Sarri - ha ricordato l'ex Real Madrid - il primo giorno, ha detto che aveva fiducia in me e che sarebbe stata una buona stagione. Mi ha mostrato grande fiducia ed è per questo che sono rimasto. Alla fine il mister ha trovato la quadra sul 4-3-3: siamo partito col suo modulo, poi ha deciso di cambiare e si è iniziato a vincere».

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