Napoli, De Laurentiis: «Ibrahimovic, che uomo! Stadio di proprietà come dico io»

Il presidente azzurro: «Io penso allo stadio come a un teatro. Sarà un club con 20mila posti, tra tre anni le cose cambieranno e non sarà piccolo»
Napoli, De Laurentiis: «Ibrahimovic, che uomo! Stadio di proprietà come dico io»© FOTO MOSCA

NAPOLI - Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato ai microfoni di Sky prima dell'inizio della sfida contro il Bologna. Il n°1 azzurro si è soffermato sulla questione stadio: «Io non vado più al San Paolo perché non riesco a vedere un tubo. Mi è capitato di vedere tre partite in televisione e mi sono veramente rinfrancato e beato. Allora ho detto: “No, io le partite me le devo vedere in televisione per capirle, perché non posso sempre stare lì come un cieco”. Poi, anche perché quest’anno riprendo in maniera pesante l’internazionalizzazione della FilmAuro che avevo lasciato proprio per dedicarmi al Napoli, quindi mi richiama prepotentemente l’America, starò molto di più all’estero di prima».

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STADIO DI PROPRIETA' - «Come no? Io costruirò uno stadio a Napoli e lo costruirò a modo mio, come se fosse un teatro con le poltrone come quelle del teatro, bellissime. Sarà un club, un club per chi vorrà parteciparvi, avremo 20 mila soci, perché sarà uno stadio da 20 mila posti, perfetto. Non è piccolo perché tra tre anni le cose cambieranno, sarà sempre pieno».

IBRAHIMOVIC UOMO STRAORDINARIO - «Mi piace molto. Ecco, Ibrahimovic è una persona straordinaria. Ho cenato con lui a Los Angeles, mi ha illuminato. Educato, garbato, simpatico, colto, ci si può parlare di calcio, di altre cose, con una famiglia bellissima. Peccato che il Napoli non se lo possa permettere».

MILIK, CHE DOTI! - «Hanno delle caratteristiche completamente diverse. Milik mi sembra un ragazzo estremamente a posto con grandi capacità di opportunismo in area, bravo di testa, lo ha dimostrato. Però, mi sembra che la squadra non si stia basando su un giocatore, ma sia una squadra che sta giocando più in maniera omogena come squadra. Mentre l’anno scorso si giocava in funzione di Higuain, ed è quello che gli ha permesso di fare i 36 gol in campionato e gli altri 2 gol fuori campionato, quest’anno credo che saranno un po’ tutti quanti destinati a segnare. Credo che ci siamo molto rinforzati a centrocampo e dal centrocampo possono venir fuori anche delle ulteriori sorprese».

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