Serie A Napoli, Sarri: «Gabbiadini? Si parla solo di lui e soffre questa cosa»

Il tecnico degli azzurri: «Deve restare tranquillo, è forte e ha la fiducia di tutti»
Serie A Napoli, Sarri: «Gabbiadini? Si parla solo di lui e soffre questa cosa»© LaPresse/Francesco Mazzitello

CROTONE - Maurizio Sarri si gode il successo contro il Crotone, ma il 2-1 contro i calabresi fa discutere soprattutto per l'espulsione a Gabbiadini: «Vittoria che ci fa respirare dopo tre sconfitte consecutive? Abbiamo sempre respirato abbastanza bene. Noi abbiamo sbagliato qualcosa a Bergamo, le altre due partite le abbiamo fatte su discreti livelli, soprattutto in Champions. Abbiamo fatto bene oggi in una situazione che poteva essere difficilissima perché il Crotone giocava per la prima volta in casa, il terreno non degno epr partite di professioniste e queste componenti potevano darci fastidio. In più siamo rimasti in 10 dopo mezz’ora ma abbiamo fatto bene. Sono contento per i ragazzi che ritrovano fiducia, mi dispiace per Gabbiadini: speriamo gli venga data solo una giornata. Perché Gabbiadini non riesce a esplodere? Lui è un ragazzo introverso e adesso è sempre al centro delle discussioni e questo non lo aiuta. A volte poi si scrivono cose non vere, come il colloquio privato tra me e lui che non c’è mai stato. Deve solo rimanere tranquillo, pensare al campo, non ascoltare nessuno perché è un giocatore forte e tornerà a esserlo. Il suo problema è che mi fate solo domande su di lui. Io devo pensare alla squadra, non solo a lui: questa cosa sta pesando sul ragazzo in maniera enorme. Lui sa che ha la fiducia di tutta la società e che prima o poi ci darà molte soddisfazioni».

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IL SUCCESSO COL CROTONE - Poi Sarri dice la sua sul successo contro il Crotone: «Dopo il 2-0 abbiamo tentato di gestire la partita, una cosa che non mi impazzire perché per le nostre caratteristiche non è l’ideale. Però in inferiorità numerica abbiamo fatto bene, non concedendo quasi niente. Perché Rog non ha ancora giocato? Rientra completamente nei nostri progetti, è un ragazzo che viene da un calcio molto diverso dal nostro, è giovane, si è allenato poco con noi perché sempre convocato in nazionale. Sta facendo lo stesso percorso che ha fatto Diawara. Marco appena sarà pronto verrà messo dentro come è stato fatto con Diawara che ha fatto più allenamenti con noi e piano piano diventerà un giocatore importante. Ma ci vuole pazienza perchè la società ha optato per giovani di prospettiva proiettati al futuro».

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