I dati sulla corsa danno ragione a Sarri sullo stato fisico di Hamsik e compagni, ma la verità è che gli automatismi e il palleggio in velocità si sono appannati e in più gli avversari hanno adattato delle contromosse al gioco tutto pressione e fraseggi verticali della squadra di Sarri. I numeri lo confermano: nelle ultime cinque gare di campionato il Napoli ha vinto due volte (contro Milan e Udinese), incassando due pareggi per 0-0 e il ko contro la Juventus. Dallo 0-0 con il Chievo del 5 novembre gli azzurri hanno segnato tre gol in cinque partite di Serie A, mentre nelle precedenti cinque gare i gol fatti erano stati 13. Un calo nettissimo che spiega anche la perdita della testa della classifica, ormai in mano all'Inter. «Siamo tornati a creare le nostre cinque sei palle gol», ha spiegato Sarri dopo il match con i viola, cercando vedere il bicchiere mezzo pieno, ma con la consapevolezza che senza i gol di Mertens e le invenzioni di Insigne il tridente si è inceppato. Né ha giovato l'innesto di Zielinski che non ha la dimestichezza con il gol dei "piccoletti".