Sarri su Rieducational Channel

Sarri su Rieducational Channel© Getty Images

Da “omofobo”, quando diede del frocio a Mancini (curioso, c’è sempre l’Inter di mezzo) a “sessista”. Queste le accuse rivolte a Maurizio Sarri. Sessista perché ieri sera, a fine partita, ha preceduto la replica a una garbatissima domanda della giornalista Titti Improta di Canale 21 con queste parole, accompagnate da un lungo sorriso e dopo una altrettanto lunga pausa: “Sei una donna, sei carina e non ti mando a fare in culo per questi due motivi”. Strappata una risata alla platea di giornalisti e continuando a sorridere, le ha risposto compiutamente.

Accortosi dello scivolone, più tardi Sarri ha chiesto scusa alla Improta (i due si conoscono bene) invocando l’abbraccio riparatore.

Esistono delle regole di comportamento che devono (dovrebbero) essere sempre rispettate: lo sdoganamento della maleducazione non è tollerato. Specie in momenti “alla liberi tutti” come questo. Sarri, purtroppo per lui, non è nuovo alle cadute verbali: la stessa attenzione che pretende e quasi sempre ottiene dai suoi difensori dovrebbe esigerla da se stesso. Non ne farei, comunque, una questione di genere (donna, uomo: cosa cambia?), ma di buongusto, esclusivamente di buongusto. 

In alternativa, la prossima volta che si dovesse verificare un episodio simile mi piacerebbe che una Titti o un Silvestro qualsiasi rispondesse così, allegramente, al Sarri della situazione: “Mister, mi mandi pure a fare in culo, così posso mandarcela anch’io”.

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