De Laurentiis: «Serie A a 16 squadre. Sarri? Ha un lungo contratto»

TORINO - «Sarri da poco milita nella Serie A ed il Napoli lo ha stimolato a mettersi in gioco sempre di più e mi auguro che lo si possa fare ancora insieme. Con Sarri c'è un contratto che lo lega a noi per lungo tempo. C'è una clausola rescissoria: certo che se qualcuno affrontasse questo problema legalmente è ineccepibile e dovremmo farci da parte». Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, parlando a margine dell'assemblea dei club europei (Eca) in corso a Roma, riguardo al futuro dell'allenatore dei partenopei. «Incontro con Sarri rinviato? Questi sono fatti nostri e privati. Noi convergiamo su tutto, molto spesso convergere però non vuol dire trovare i giusti modi. Bisogna capire se i nostri compagni di viaggio amano il rischio quanto lo amo io. Sarri è uno che ha rischiato sempre in carriera e con una lunga gavetta è diventato quello che è. Ha studiato a tavolino e alla fine è diventato quasi geniale mettendo insieme pratica e teoria».

16 SQUADRE

«Io come prima cosa ridurrei in tutto il calcio europeo il numero delle squadre. Oggi Infantino voleva proporre una ulteriore competizione per i top club, e abbiamo detto di no perché non si può sempre aggiungere senza mai sottrarre. Io da sempre sono per un campionato europeo per club in parallelo ai campionati nazionali, con partite andate e ritorno ogni settimana tra le 20 squadre più meritevoli, ovvero tra quelle che nei rispettivi campionati nazionali sono arrivate nei primi posti. Se la Lega di Serie A proverà prossimamente a ridurre il numero di club? Vi dico questo, con Lotito c'è una sola divergenza: entrambi vogliamo ridurre, lui però - ha aggiunto - vuole attuare la politica dei piccoli passi e scendere a 18, io dico invece che nel 1986 eravamo 16 e dobbiamo tornare ed essere 16».

«Io sono sempre per i grandi cambiamenti, ancora siamo nella politica dei piccoli passi, come Eca contrapponendoci alla forza della Fifa e dell'Uefa cerchiamo - ha proseguito il numero uno del Napoli - di difendere gli interessi di ben 400 club europei, e credo che in questi 10 anni si siano fatti dei passi avanti. Nei prossimi 10 ne faremo tanti altri. Se vogliamo far restare i giovani legati a questo sport straordinario noi dobbiamo cambiare tutte le regole, se non lo faremo si annoieranno da morire e giustamente finiranno a giocare con gli esports, gli electronic games».