Napoli, dopo il Genoa parla Ancelotti jr: «Anche papà fa il turnover»

Il figlio e vice del tecnico azzurro: «Noi più forti della pioggia. Il mister? Aveva bisogno di un turno di riposo»
Napoli, dopo il Genoa parla Ancelotti jr: «Anche papà fa il turnover»© Getty Images

GENOVA - Se a Maurizio Sarri veniva rimproverato lo scarso utilizzo del turnover, il suo erede Carlo Ancelotti lo usa invece dentro e fuori dal campo. Ecco così che dopo il successo ottenuto in rimonta sotto la pioggia a Marassi con il Genoa ha mandato a parlare ai microfoni di Dazn suo figlio Davide, che è anche il suo vice: «Il maltempo? Una problematica in più ma siamo stati bravi ad affrontarla e abbiamo dovuto cambiare il modo di giocare. Il Genoa gioca in un modo particolare e siamo stati bravi ad affrontare tutte queste insidie». Sull'avvicendamento con suo padre, Ancelotti jr ha scherzato: «Anche il mister ha bisogno di un turno di riposo, non solo i calciatori. Ha fatto turnover anche lui oggi». Poi si è soffermato sul suo ruolo: «Faccio lo stesso lavoro dei miei colleghi dello staff, l'unica differenza è che a volte posso essere più diretto nella comunicazione con mio padre. Il lavoro sta andando bene, abbiamo un gruppo molto competente con dei ragazzi umili che si mettono a disposizione sempre».

 

PROVA DI FORZA - Un gol di Fabian Ruiz e una autorete di Biraschi hanno permesso ai partenopei di conquistare i tre punti: «Se è la partita della svolta? Si tratta di una tappa del processo di crescita - ha aggiunto -. Al ritorno degli spogliatoi abbiamo cambiato modo di affrontare la partita e questo i ragazzi lo hanno fatto benissimo. Nel primo tempo invece abbiamo fatto errori dovuti a poca consapevolezza nel possesso palla. I cambi? Si decidono sempre insieme con lo staff tecnico ma la decisione finale la prende il mister». Poi ha concluso: «La sospensione? Le condizioni del campo erano difficili ma chi prende le decisioni è l'arbitro e lui ha deciso di giocare. Ma la forza di questa squadra è quella di essersi adattata e quando decidiamo di cambiare qualcosa lo facciamo tutti insieme. Milan-Juventus? Dobbiamo pensare alle nostre partite».

(in collaborazione con Italpress)

 

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