Napoli, parlano i numeri: l’Europa mette gli azzurri sul trono

La marcia dei campani è sempre più inarrestabile. Spalletti davanti alle big del continente. Raspadori-Simeone: rincalzi di lusso in Champions
Napoli, parlano i numeri: l’Europa mette gli azzurri sul trono© Getty Images

NAPOLI - Il fenomeno Napoli ha superato i confini nazionali e ora comincia a diffondersi anche in tutto il continente calcistico. Come è possibile che una club con un monte ingaggi molto contenuto (72 milioni lordi per gli stipendi di tutto il gruppo squadra) abbia costruito una formazione prima in classifica in serie A, con un vantaggio di 15 punti sulla seconda ed ormai con un piede e mezzo nei quarti di Champions. Anche grazie al miglior attacco di tutta la competizione. La squadra di Spalletti ha totalizzato finora 22 reti in 7 gare per una media di 3,1 gol a partita e fa un certo effetto sapere che dietro agli azzurri ci sono corazzate come Real Madrid (20 reti), Bayern e Liverpool (19), Benfica (18), Psg (16) e Manchester City (16), cioè tutte formazioni che hanno un’esperienza e un organico maggiore rispetto al Napoli, alcune delle quali partite quest’anno con l’obiettivo di alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie.

Un obiettivo dal quale non si sottrae nemmeno il Napoli. «Se non vinciamo la Champions quest’anno...», il commento colorito del presidente Aurelio De Laurentiis a una domanda che un tifoso gli aveva posto al telefono, lascia intendere che il patron crede nella possibilità di arrivare fino alla finale di Istanbul, tanto da fissare anche un ricco premio per l’eventuale vittoria della competizione. Il Napoli ci crede e le altre lo temono, perché nessuna delle big vorrebbe affrontare gli azzurri tra quarti e semifinale della competizione, ben sapendo che nella doppia gara secca gli azzurri possono battere chiunque. È sufficiente guardare le 7 partite giocate dal Napoli finora tra girone e andata degli ottavi, per capire quanto sia difficile affrontarli, in più arrivano a supporto anche i numeri per attestare la superiorità totale degli azzurri in Europa e in Italia: una sola sconfitta (a Liverpool) e 6 vittorie, mentre in campionato la media punti è di 2,7 a partita, la media gol fatti di 2,4 e quelli subiti 0,7. Tutti inferiori i numeri delle big d’Europa. Il Manchester City in Champions ha vinto 4 gare e ne ha pareggiate 3, in campionato ha una media punti di 2,2 a partita, con una media gol fatti di 2,5, mentre per quelli subiti è di uno a match. Il Psg in Champions ne ha vinte 4, ne ha pareggiate 2 e ne ha persa una, in campionato ha una media punti di 2,4, così come i gol fatti (2,4) ed una rete di media subita per ogni singola partita. Il Bayern in Champions ha un sontuoso 7 su 7, mentre in campionato la media è di 2 punti a gara, una media-gol di 2,9 ed un gol preso per ogni sfi da disputata. Infi ne il Real: 5 vittorie, un pari ed una sconfi tta in Champions, 2,3 punti di media nei match di Liga, 2,1 gol fatti in ogni match ed infine 0,8 di media per ciò che concerne le reti subite.

La grandezza del Napoli va letta anche attraverso le alternative ai “titolari del primo minuto”. Se si osserva la classifica dei migliori bomber nella Champions di quest’anno, si nota che nei primi posti ci sono due elementi del Liverpool (Salah 8 e Nunez 4), due del Psg (Mbappé 7 e Messi 4), due del Benfica (Joao Mario 5 e Rafa Silva 4) e anche due del Napoli. Ma non sono gli implacabili Osimhen e Kvaratskhelia, bensì Simeone e Raspadori, entrambi a quota 4 gol, pur avendo un minutaggio ridotto in coppa: per l’ex Sassuolo 213’ e per l’argentino 251’. Con questi numeri e con questa continuità, il presidente De Laurentiis fa bene a crederci.

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