Zamparini: «Dybala? Al Napoli. Agnelli ha il braccino corto»

Il presidente del Palermo: «La Juve? Sono i più decisi, ma gli Agnelli sono gli Agnelli. Scuola Fiat. In azzurro l'argentino può diventare il nuovo Maradona»
ROMA -"La Juve? Sono i più decisi, ma gli Agnelli sono gli Agnelli. Scuola Fiat, hanno il braccino corto". così, intervistato nel corso di una trasmissione di Radio 24, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini risponde a una domanda su un possibile futuro bianconero del suo 'gioiello' Paulo Dybala. "Su Dybala ci sono sei squadre. I più ricchi sono quelli del Qatar, il Psg - dice ancora Zamparini -: quelli estraggono un miliardo al giorno di gas e petrolio. Ma io preferisco il Napoli. De Laurentiiis mi è simpaticissimo e anche i napoletani. Lì Dybala può diventare il nuovo Maradona". “Da Dybala prenderò 40 milioni, questo è sicuro. Ma non sono soldi miei, sono soldi del Palermo e comprerò altri giocatori. Finora ci ho messo 100 milioni nel Palermo, oggi non li metterei più, erano altri tempi. Non ci sono più i soldi. Se dopo Parma ero incazzato? Avrei voluto dare calci in culo al mio allenatore, Iachini”.

NAPOLI SU DYBALA? - A questo punto al presidente del Palermo viene chiesto se, secondo lui, il Napoli abbia i soldi necessari per prendere il giocatore. "Certo che li ha, e poi mica lo paghi cash. In quattro anni, a rate - è la risposta -. Ma se non mi danno 40 milioni me lo tengo: Messi a 21 anni era come Dybala. È il nuovo Messi e credetemi che io ne capisco. Da Dybala prenderò 40 milioni, questo è sicuro. Ma non sono soldi miei, sono soldi del Palermo e comprerò altri giocatori".

ZAMPARINI SULLA VIOLENZA - Una considerazione anche sulla violenza dentro e fuori gli stadi, striscioni compresi: "Bisogna fare le celle dentro gli stadi - dice Zamparini - e se uno tira qualcosa va individuato e messo subito in galera. Poi vanno eliminati gli striscioni. Non va portato a. Nulla. Vanno portate solo le sciarpe, come in Inghilterra. Le leggi speciali non servono, c'è già un codice, se uno dà un calcio lo arresti e lo metti in galera. Invece i poliziotti a Torino erano fermi". Poi il presidente del Palermo aggiunge: "Mi sono rotto di quelli che pontificano sul calcio, quelli che hanno fatto i tornelli che non servono a niente, hanno fatto del calcio una cosa infame e non hanno punito i pochi delinquenti che hanno l’impunità. Chiuderanno la curva di Torino e penalizzeranno il 99 per cento delle persone per bene che va allo stadio”. "Bisogna fare le celle dentro gli stadi – prosegue Zamparini – e se uno tira qualcosa va individuato e messo subito in galera. Poi vanno eliminati gli striscioni. Non va portato a. Nulla. Vanno portate solo le sciarpe, come in Inghilterra". "Le leggi speciali non servono – aggiunge il patron rosanero - c’è già un codice, se uno da un calcio lo arresti e lo metti in galera. I poliziotti a Torino erano fermi. Ma in Italia i delinquenti escono subito per mille motivi”.

ZAMPARINI SU DENIS - Poi Zamparini difende Denis, l’attaccante dell’Atalanta squalificato per 5 turni per un pugno dato a un giocatore dell’Empoli: "Quello lo avrà offeso sulla madre, sulla nonna. Denis è un bravo ragazzo, sai quanti pugni si sono dati nei dilettanti quando giocavo io. Dopo gli avrà chiesto scusa, ma anche quello che l’ha offeso…”.

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