Donadoni: «Gare ravvicinate sono un problema in più»

Il tecnico del Parma: «Domani mancherà Lila. Avere tutti al cento per cento dal punto di vista fisico sarà complicato. La cosa più facile sarebbe dire che si potevano diluire un po' questi incontri, ma dobbiamo conviverci»

PARMA -  Nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio, Donadoni ha reso noto il contenuto dell'incontro avvenuto poco prima tra i curatori del Parma, il loro coadiutore Demetrio Albertini, Damiano Tommasi dell'AIC e i giocatori e lo staff della prima squadra: "I curatori ci hanno parlato dei per vari step per arrivare alla data del 15, quella in cui si dirà se si potrà continuare o no l'esercizio provvisorio - afferma il tecnico - Sembra ci siano novità positive. Le Aste? Quelle sono un passaggio successivo - continua - Se non ci dovessero essere le condizioni per proseguire dopo il 15, ogni altro discorso diventa superfluo".

 

CONTRO L'UDINESE ASSENTE LILA - Parlando del recupero della gara di campionato contro i bianconeri previsto per domani, Donadoni annuncia il forfait del centrocampista: "Lila sicuramente domani non sarà dei nostri. Venerdì sarà sottoposto a nuove valutazioni. Al momento è a rischio anche per la partita di sabato". Un'assenza importante, che arriva proprio quando i gialloblù si trovano ad affrontare tre gare in una settimana: "Giocare ogni tre giorni è sicuramente un problema in più - afferma il tecnico - Avere tutti al cento per cento dal punto di vista fisico sarà complicato. La cosa più facile sarebbe dire che si potevano diluire un po' questi incontri. Noi però siamo in una situazione difficile e dobbiamo conviverci".

 

RIPETERE LA PRESTAZIONE DI MILANO - La gara di San Siro ha visto un Parma capace di reagire dopo lo svantaggio e consapevole del proprio gioco: "Questo è un passaggio importante, questa consapevolezza è fondamentale per terminare la stagione - afferma Donadoni - I giocatori sanno che il loro futuro dipende anche molto da ciò che si riuscirà a fare in questi ultimi due mesi. Inconsciamente chi si trova nella nostra situazione può sentirsi legittimamente in credito ma questo non deve sfociare nel piangersi addosso - continua - Sarebbe comunque un errore. Anche se complicato, dobbiamo andare avanti con tutta la nostra professionalità e dignità".

 

SU LODI - "Ci sono giocatori che hanno avuto più fiducia fin qui, ma questo non significa che abbiano avuto privilegi. Ciò che dimostreranno in campo sara' l'unica risposta che determinerà, come sempre, le mie valutazioni. Se ritengo che un giocatore meriti di giocare sono io il primo ad essere felice".

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