In linea con le più recenti tendenze, Erreà dedica un servizio fotografico indossato per una delle sue squadre italiane di punta. Immagini che vogliono soprattutto raccontare l’attualità che, mai quanto oggi, parla di una contaminazione sempre più frequente e spinta tra calcio e urban culture, due mondi dai confini sempre meno marcati, in cui l’apparel calcistico da vita e crea uno stile dal sapore fortemente streetwear.
Per esaltare il prodotto e impreziosire il lancio della nuova linea, Erreà realizza, così, una campagna di comunicazione che si allontana dalle più classiche e canoniche presentazioni istituzionali per abbracciare un approccio differente ispirato all’estetica e al mondo lifestyle. Un cambio di rotta che segna un passaggio di stile importante, uno stimolo e una sfida significativa. Un lancio che vuole essere, anzitutto, una vetrina per tutto il mondo Erreà, non solo per i capi tecnici legati al mondo calcio, ma in cui ampio spazio trova il tempo libero e la più giovane linea Erreà Republic.
Un’immagine che mixa sapientemente calcio e moda e in cui traspare tutto il “know how” e l’esperienza trentennale dell’azienda nella produzione di abbigliamento sportivo. Le immagini, scattate dal fotografo polacco Pawel Fabjanski, descrivono un linguaggio contemporaneo e di tendenza a livello di styling, dando spazio a look legati allo sportswear più attuale. Foto ambientate e contestualizzate nel cuore dello stadio Tardini, luogo del tifo, dove la cultura urbana viene vissuta e rappresentata per dare vita a immagini che trovano ispirazione nella realtà quotidiana.
Protagonista degli scatti, oltre ai giocatori del Club, viene rappresentata la società moderna e multietnica: ragazzi normali, visi comuni, di diverse nazionalità ed etnie per rappresentare l’appeal internazionale della squadra e del brand di Parma. La volontà, è anche quella di sottolineare che il calcio è stato e sempre sarà molto più che un bel gioco tra atleti sul campo ma è soprattutto cultura, storia, passione in grado di unire trasversalmente e far dialogare persone e mondi differenti.