Rudi Garcia: «La pressione sarà tutta sul Napoli»

Il tecnico della Roma non si mostra preoccupato del match contro i partenopei: «Dopo questa partita, rimarranno undici gare per loro e dodici per noi: siamo sei punti avanti, abbiamo una partita in meno, la pressione è tutta su di loro»
Rudi Garcia: «La pressione sarà tutta sul Napoli»© Ansa
ROMA - E’ trascorso quasi un mese ma i tre gol al passivo, con conseguente eliminazione dalla coppa Italia, ancora bruciano. Per questo motivo Garcia , alla vigilia del match contro il Napoli, stavolta cambia strategia e consegna la “patata bollente” all’amico Benitez : «Dopo questa partita, rimarranno undici gare per loro e dodici per noi: siamo sei punti avanti, abbiamo una partita in meno, la pressione è tutta su di loro. Se il Napoli perde, la corsa al secondo posto è quasi finita. Per noi, invece, non cambierà niente: saremo ancora secondi, con una partita in meno. Il pareggio? Sarebbe buono, ma se vai a giocare per il pari hai più chance di perdere». E per questo motivo non vuole vedere, rispetto alla gara di coppa Italia, «errori individuali in difesa, ma su questo non ci si lavora, è solo una questione di concentrazione. Dobbiamo inoltre attaccare meglio sulle palle inattive che possono decidere una partita. E il problema fisico non è di squadra ma di alcuni giocatori».

ROMA IN AFFANNO - Queste ultime parole sono la spia di come Garcia sia consapevole di non presentarsi al meglio al big match di questa sera. I due capitani sono out (Totti per infortunio, De Rossi per squalifica), Maicon e Dodò sono nuovamente disponibili ma non hanno i 90 minuti nelle gambe, Pjanic giocherà ma convive con il solito problema al ginocchio destro. L’unica buona notizia è il recupero di Strootman : «Per fortuna quello di Kevin in nazionale è stato solo un colpo. Ha recuperato, è al 100%». S’incupisce invece quando gli chiedono della squalifica di De Rossi: «La televisione o funziona per tutto o per niente. Altri sport, come il rugby, sono migliorati con l’introduzione della tv. Il codice etico? Più positivo che negativo, ma l’interpretazione è pericolosa. Daniele era già stato condannato dalla televisione e dalla mancata convocazione in Nazionale. Forse era meglio convocarlo e dopo il giudizio magari mandarlo a casa. Con questo, non voglio difendere Daniele: normale dire che era da rosso, ma lui neanche si è accorto di quello che è successo e nemmeno Icardi».Leggi l'articolo completo su

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