Garcia: Mercato importante. Totti: «Faremo bene»

Il capitano della Roma: «Quando non ci sarà più la passione sarò il primo a mettermi da parte»
Garcia: Mercato importante. Totti: «Faremo bene»© Ansa
ROMA - "A cosa sarei disposto a fare a meno per lo scudetto? Dipende a cosa devo rinunciare. La Nutella? Facciamo il gelato per un anno". È il fioretto di Francesco Totti, a pochi giorni dall'inizio della Serie A. Il capitano della Roma, che sabato sarà in campo contro la Fiorentina, parlando a 'Roma radiò, spera di confermare i successi dell'anno scorso: "Aspettative per la nuova stagione? Spero siano positive, cercheremo in tutti i modi di ripeterci, anche se non è semplice, cercheremo di fare cose belle e positive". "Rudi Garcia è una bella persona, fa spogliatoio, tiene tutti sulla stessa spina - ha aggiunto Totti, a 'Roma radio', la nuova emittente ufficiale giallorossa che trasmette dall'interno del Centro sportivo a Trigoria -. Garcia ha voglia di fare bene, spero di riuscirci insieme. È stato bravo a ribaltare una situazione complicata, molto difficile, visto che venivamo da due anni bruttissimi. È arrivato in punta di piedi, ma è riuscito a capire subito l'ambiente, mettendo in campo una squadra che ha fatto bene". Squadra in cui per il 23/o anno di fila giocherà Totti, l'unica bandiera rimasta nel calcio italiano. "Da quando ho cominciato è cambiato il fatto che purtroppo sto invecchiando - sottolinea - ma il calcio resta la mia passione, il mio divertimento, è tutto. Sono contento di quello che ho fatto, anche se prima c'era più divertimento, ora è differente. Oggi in campo il gioco è più fisico, meno tecnico, purtroppo sono cambiate tantissime cose, prima mi divertivo di più. La voglia, però, c'è sempre, altrimenti non starei qui, ho ancora voglia di giocare e divertirmi, e quando non ci sarà più la passione sarò il primo a mettermi da parte". E chissà che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, Totti non decida di raccontare la sua vera storia in giallorosso. "Nella Roma in 23 anni sono cambiate tante cose: presidenti, allenatori, giocatori. Ho visto passare di tutto, potrei scrivere un libro, magari lo farò". Intanto, però, continuerà a guidare in campo una Roma che anche quest'anno ha inserito in rosa diversi ventenni: "I nuovi giovani? Le impressioni sono buone, però sappiamo tutti che a questa età bisogna rimanere con i piedi per terra, crescere con tranquillità e serenità, ma dipende anche dal loro atteggiamento - conclude Totti -. Il calcio, però, come dicevo è cambiato, anche i giovani di prima non sono come quelli di oggi. Ai miei tempi si stava più sull'attenti, adesso si prendono un po' più di spazio".

GARCIA - "La difficoltà nel preparare una nuova stagione è dover pensare a tutto, anticipare le cose, prevenire l'imprevedibile. Ogni dettaglio per me è importante, e può cambiare un'annata. La stagione si vince adesso, nella sosta tra quella passata e quella che deve venire, poiché una volta che si parte non si può cambiare". Sono le parole del tecnico della Roma, Rudi Garcia, intervenuto ai microfoni di 'Roma Radio' a pochi giorni dall'inizio del campionato. "Siamo carichi", ha aggiunto l'allenatore francese. "L'anno scorso è stato bello, noi lavoriamo per la felicità dei tifosi giallorossi e anche per vivere delle grandi emozioni collettive che solo il calcio può dare - aggiunge Garcia -. Il mercato è stato molto importante, ci sono ancora alcuni giorni per lavorarci, ma intanto stiamo lavorando bene sul campo. Per il momento siamo tutti carichi". La Roma nella passata stagione riuscì a collezionare 10 vittorie di fila in avvio di campionato, stabilendo un nuovo record. Garcia, dopo aver ammesso sorridendo che si accontenterebbe anche di meno ("Nove vittorie e un pareggio nelle prime dieci? Ci metterei la firma, sicuro"), sottolinea però che "non conta solo l'inizio della stagione, conta la stagione intera". "Non possiamo essere come i tifosi, passare dall'euforia alla depressione, noi dobbiamo essere sicuri delle nostre forze e soprattutto lavorare ogni giorno per giocare bene, vincere le partite - spiega -. Giocheremo ogni tre giorni (a causa dell'impegno in Champions League, ndr), non avremo neanche il tempo per festeggiare o per essere preoccupati. Deve contare solo la partita che arriva, per questo dico che sabato con la Fiorentina è la partita più importante della stagione. E poi sarà quella di Empoli". "Mi sembra di stare a Roma da tanto tempo, non solo da un anno - conclude Garcia -. L'esperienza mi ha insegnato che bisogna staccare col calcio, anche solo per qualche ora, così quando si torna a lavorare si è molto più freschi soprattutto mentalmente. Per essere efficaci sul lavoro bisogna avere la mente libera e fare altre cose ti apre un po' lo spirito".

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