Serie A Roma, Garcia: «Juve a +3, sappiamo tutti perché»

Il tecnico giallorosso: «Vogliamo battere l'Inter e vincere questa partita e tutte le altre della stagione»
ROMA -"Sappiamo che l'Inter ha dei giocatori forti, che ora gioca in modo differente, non più con una difesa a 5 ma a 4. Ma noi dobbiamo prima di tutto essere la Roma, e poi vietare all'Inter di sfruttare le sue forze. Il campionato comunque non dipende dalla partita di domenica". Sono le parole del tecnico giallorosso, Rudi Garcia, alla vigilia del posticipo di campionato in programma domani sera allo stadio Olimpico contro l'Inter. "I fatti dimostrano che la Roma è in grande salute, meglio di noi in Europa hanno fatto in pochi, solo Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. Io sono abbastanza contento del nostro rendimento - aggiunge l'allenatore francese -. Mancini? Quello che posso dire è che lui ha vinto dei titoli e non solo con l'Inter, ma non mi piace mai vedere un allenatore esonerato prima della fine di una stagione".

OLIMPICO DODICESIMO UOMO. JUVE...
 - Parlando dell'ottimo rendimento casalingo della Roma in campionato, Garcia ammette che "lo stadio Olimpico è il nostro giardino, è uno stadio importante per noi, ci sono i nostri fantastici tifosi a supportarci, anche se non è comodo perché sono lontani dal campo. Ma anche i numeri dicono che il loro appoggio è importantissimo. Domani in 12 saremo sicuramente più forti". Sulle scelte di formazione in vista della sfida con l'Inter, Garcia annuncia il recupero in extremis di Yanga-Mbiwa (sarà convocato) ma non rivela se Maicon giocherà da titolare: "Quando c'è impone la sua forza, ci aiuta soprattutto sul piano offensivo. Vedremo se giocherà dal primo minuto o meno. Gervinho? Mi aspetto di più da lui, sicuro, ma vale per tutti. Io sono qua per vincere non solo la partita di domenica, ma anche la prossima e tutte quelle della stagione. La Juve ha 3 punti di noi e sappiamo tutti come li ha. Dopo il pari col Cska i calciatori erano arrabbiati e si è visto sul campo: in allenamento li ho dovuti frenare, sono carichi. Eravamo tutti delusi, vedere i miei giocatori così mi piace da morire. Lo spogliatoio è unito, i ragazzi vivono alla meraviglia insieme".

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