Roma, cori anti-napoletani. Striscioni contro madre Ciro

L'avvocato Pisani: «Ora dovete squalificare l'Olimpico»
Roma, cori anti-napoletani. Striscioni contro madre Ciro© Ansa
ROMA - Meno di cinquanta tifosi del Napoli occupano il settore ospiti dello stadio Olimpico, appositamente aperto per la gara di campionato tra la Roma e la squadra di Benitez. L'afflusso pre-partita non ha fatto registrare nessun problema. Dalla Curva Sud sono stati intonati in avvio di partita cori anti-napoletanti ('Vesuvio lavali col fuoco'): nello stesso settore esposti due striscioni pesanti, rivolti senza citarla alla madre di Ciro Esposito: "Che cosa triste&lucri sul funerale con libri e interviste!", e poi ancora: "C'è chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità. Signora De Falchi onore a te".

«SQUALIFICATE L'OLIMPICO» - "Il dolore di un avvenimento tragico ed innaturale come quello della perdita di un figlio non lo auguro a nessuno e non si commenta mai soprattutto in maniera così strumentale e offensiva da parte di tifosi che dovrebbero augurarsi la pace ed i valori nello sport non l'odio e la violenza". Lo dice l'avvocato Angelo Pisani, avvocato della famiglia di Ciro Esposito, che chiede di squalificare l'Olimpico per gli striscioni contro la madre del tifoso ucciso, durante Roma-Napoli. Pisani chiede "una volta per tutte alle istituzioni ed autorità competenti di intervenire seriamente e squalificare lo stadio Olimpico punendo uno ad uno i responsabili di vergognosi e subdoli messaggi disumani e odiosi" Secondo Pisani "Antonella Leardi nonostante la tragedia criminale che ha devastato la sua famiglia, con l'aiuto della fede sta cercando di farsi forza e per la bontà che la contraddistingue, sta cercando di trasmettere agli sportivi ed ai giovani di tutto il mondo che la violenza non serve, non porta a niente, la violenza uccide. Ogni giorno Antonella mantiene vivo il suo ricordo, ed ogni giorno la ferita che da quel giorno porta nel cuore, sanguina ininterrottamente, ma ha deciso di ricordare e far vivere il giovane Ciro in ogni modo possibile e da esempio positivo". "Ad oggi - sottolinea - l'operato dell'associazione 'Ciro Vive' sta aiutando tantissime persone; quindi va un plauso ad Antonella Leardi, mamma di un giovane tifoso morto per difendere donne e bambini dall'attacco di mostri travestiti da tifosi. Rispettiamo Antonella, rispettiamo la famiglia Esposito, difendiamo Napoli, ma soprattutto, rispettiamo un angelo di nome Ciro per sanare tante ferite e mortificazioni allo sport".

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