Striscioni contro madre Ciro Esposito, Pallotta: «Dolore merita rispetto»

Il presidente della Roma interviene sul caso degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito, esposti all'Olimpico
ROMA - «Ogni vita persa per una partita è una sconfitta, l'enorme dolore che ne consegue merita il massimo rispetto e richiede l'impegno di tutti perché non si rinnovi, neanche in forma verbale, sugli spalti». Lo dichiara il presidente della Roma, James Pallotta, a proposito degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito. Gli striscioni offensivi nei confronti della madre del ragazzo morto negli incidenti che hanno preceduto la finale di Coppa Italia dello scorso anno sono comparsi all'Olimpico prima e durante Roma-Napoli giocata ieri. La società giallorossa ha diramato una dichiarazione ufficiale del suo presidente, questo il testo completo: «Come ripetutamente sostenuto, da ultimo in questa settimana che ha preceduto l'incontro con il Napoli, la AS Roma ritiene che ogni episodio che porti alla perdita di una vita in concomitanza di una partita di calcio, come accaduto ad esempio a Ciro Esposito, ad Antonio De Falchi, a Gabriele Sandri, a Vincenzo Spagnolo, a Filippo Raciti, Vincenzo Paparelli o ad altri, rappresenti una sconfitta dell'intera società civile, al di là delle appartenenze a squadre, società, gruppi di tifosi. È evidente che l'enorme dolore che ne consegue meriti il massimo ed incondizionato rispetto da parte di tutti e richieda l'impegno di tutte le parti, tifosi, società e forze dell'ordine, affinché non si rinnovi, neanche in forma verbale, sugli spalti di uno stadio».

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