Dybala, il consiglio di Iturbe: «Dimostra chi sei»

L'attaccante argentino avvisa la Roma: «Avversari si stanno rinforzando»

ROMA - «Sappiamo che le altre squadre si stanno rinforzando bene, Inter e Milan si stanno muovendo alla grande e quest'anno sarà difficilissimo. Ma siamo una squadra forte e sarà una stagione buona per noi». Juan Manuel Iturbe è convinto della forza della Roma, ma dal ritiro di Pinzolo non può fare a meno di sottolineare che al momento le operazioni di mercato delle principali antagoniste per la corsa allo scudetto mettono un pò di apprensione alla compagine giallorossa. L'attaccante ammette che alcune novità riscontrate nei primi giorni di lavoro in ritiro - come gli allenamenti diretti dal nuovo team di professionisti capitanato dallo specialista Norman - sono positive («Stiamo lavorando ancora di più, stiamo facendo cose buone con i nuovi preparatori atletici, e anche questo conta tanto»), ma allo stesso tempo sottolinea di sperare «che arrivino anche altri giocatori nuovi per diventare più forti».

SU DYBALA - Se dovessi dare un consiglio al tuo amico Dybala, visto che conosci bene la pressione di chi viene pagato molto? «Gli consiglio di lavorare sempre sul campo per dimostrare quello che vale».

CONCORRENZA? - L'unico volto nuovo nella rosa, peraltro, è Iago Falque, attaccante esterno che contenderà proprio a Iturbe un posto nel tridente offensivo: «Se il suo arrivo mi mette ansia? No, penso che il suo acquisto sia una cosa positiva per la Roma. Lui è un giocatore ottimo ed è vero che abbiamo lo stesso ruolo, ma Garcia farà giocare il più in forma. E se Iago starà meglio farà giocare lui. Comunque ci sono anche Gervinho e Ljajic che possono giocare da esterni».

PROSSIMA STAGIONE - Il riferimento alla forma non sembra fatto a caso visti i numerosi contrattempi fisici avuti da Iturbe nella scorsa stagione: «Spero quest'anno di non infortunarmi, ma non penso a quello, penso solo a lavorare. Sono ancora giovane, ho tanta voglia di imparare e di allenarmi sempre al 100%. Le critiche? Ci sono sempre, sia se giochi bene sia se giochi male. Io però ascolto solo quello che mi dicono il mister e i miei compagni. Io sono forte anche di testa perché quando stavo male ho sempre lavorato per fare bene». L'unica critica che Iturbe muove a se stesso è legata alla troppa foga con cui ha approcciato l'avventura nella Capitale: «Sono arrivato con tanta voglia di dimostrare quello che facevo al Verona e può essere che questo mi abbia bloccato. Penso di aver sbagliato, dovevo andare più piano. Quest'anno spero di fare meglio».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...