È il momento di Totti: la Roma cambia

Il capitano in campo dal 1’ col Frosinone nel tridente assieme a Dzeko e Iturbe
È il momento di Totti: la Roma cambia© www.imagephotoagency.it

ROMA - Dopo due panchine con Verona e Juventus, Totti scalda i motori e contro il Frosinone per la prima volta potrebbe scendere in campo dall'inizio. A 39 anni quasi compiuti il capitano fatica a digerire il ruolo di giocatore più utile che indispensabile, ma stavolta potrebbe toccare a lui. Certo, con Totti in campo sarà una Roma più riflessiva, senza Totti più rapida ed elastica. Sarà in grado Garcia di cambiare assetto senza snaturare il gioco? Perché per la prima volta questa squadra è stata costruita non attorno al suo capitano ma a Dzeko, l'unico nome capace di mandare in panchina l'eterno numero 10 senza che qualcuno possa storcere il naso. Totti sarebbe la scelta di fantasia in assenza di Pjanic ma la Roma andrebbe incontro a due controindicazioni: la lentezza (l'unico in grado di cambiare passo sarebbe Nainggolan) e il probabile cambio di modulo proprio ora che con il 4-3-3 sembrava essere tornato a funzionare il giocattolo. Ma poi, se Garcia dovesse puntare su Totti lo schiererebbe da trequartista o punta? Ieri lo ha provato in coppia con il bosniaco, ma a quel punto la coperta sarebbe corta: chi lo fa il trequartista? Insomma, un grattacapo di difficile sbroglio. Una scelta che molto dipende da quelle in vista del Barcellona. Mercoledì servono forze fresche per affrontare i fenomeni blaugrana e servirà la miglior Roma possibile sul piano fisico e atletico. Totti titolare domani al Matusa allora sarebbe una scelta più di turn over, ma preluderebbe a una sua esclusione nella sfida a Messi che già perse per 5' al Gamper di inizio agosto. La maglia da titolare oggi rischia dunque di essere una bocciatura domani. Quanto è pronto Totti ad accettarlo? Garcia intanto continua a coccolarselo: «A Roma non si capisce se è più importante Totti o il Papa», ha detto il francese ai connazionali di Rmc, tessendo le lodi della campagna acquisti: «Abbiamo fatto un mercato di qualità, il mio obiettivo è vincere un titolo con il mio capitano».  

VOGLIA DI RISCATTO - Totti e Dzeko, ok. E se il terzo fosse Iturbe? L'argentino è ora voglioso di riscatto: «L'ultima settimana di mercato è stata particolare - ha detto ieri a Sky - ma la mia testa è sempre stata a Roma, la società ha investito tanto su di me, ringrazio anche loro per la fiducia che mi fa stare più tranquillo». Finora ha giocato solo 13' con la Juve ma è stato determinante nel causare l'espulsione di Evra: «La Juventus resta la squadra più dura da battere - ammette - è stato bellissimo vincere. Ci sentiamo più forti, sono arrivati grandi giocatori come Salah e Dzeko. Se tornerò titolare? Io spero di essere titolare non solo col Frosinone ma anche in Champions League. Sono pronto, mi piace la squadra, è salita di livello». 

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