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ROMA - Spalletti difende Nainggolan. Come interpreta il video e tutto il polverone che ne è nato? «È semplice - dice il tecnico della Roma in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Crotone - da un punto di vista mio so quello che succede e le insidie alle quali si va incontro. Da un punto di vista mio è evidente quello che lui fa sul campo, la garra, il temperamento, la "garra", il non togliere mai la gamba è sotto gli occhi di tutti. Voi lo conoscete bene, è un bravissimo ragazzo. Non due bischerate dette a due persone fuori dal bar, che poi ti iniziano il discorso te lo portano lì. Approfittando della disponibilità di un ragazzo, che è sempre disponibile, ci sono dei tifosi che fanno finta di essere della Roma, e ci si ferma a parlare. Lui si ferma a parlare con queste due persone che sono due sciacalli, perché il video può essere anche manipolato. L'inizio non si vede. Sciacallo è anche chi le usa in maniera distolta, perché si vuol far apparire un immagine del ragazzo che non è reale. A me rimane lì quell'immagine non questa. Come è rimasta all'interno dello spogliatoio, tutti a scherzare. Un senso di protezione, quello che volevo vedere. Per noi è una situazione normalissima questa qua, perché sappiamo la manipolazione e sappiamo chi ha voglia di fare male a questa squadra».
Quando Nainggolan disse: «Ho firmato per la Juve, il top»
CROTONE - Alla vigilia della sfida del Crotone poi, Spalletti torna a concentrarsi sul campo: «Per noi tutti gli avversari hanno le maglie di Juve e Napoli, le squadre che ci sono davanti. Noi pensiamo solo a noi, no agli sciacalli che hanno diffuso il video di Nainggolan e a chi ha voluto cavalcare questa storia per farci male».