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ROMA - La Serie A torna con il derby della Capitale. Eusebio Di Francesco è pronto a vivere la sua prima stracittadina da tecnico della Roma: «Io dico che non è mai una partita come le altre, da allenatore ancora di più visto che dipendi più dagli altri, comunque sarà un derby bellissimo. Mi auguro che per i due romani e romanisti (De Rossi e Florenzi, ndr) questa sia l'occasione per rifarsi dalla delusione mondiale e per mettere in campo quella rabbia che spesso ha contraddistinto i giocatori romani».
NAINGGOLAN E SCHICK - «Nainggolan? Tra oggi e domani deciderò se sarà disponibile - aggiunge in conferenza stampa - Schick invece non sarà convocato, sta facendo un percorso a parte ma rientrerà con il gruppo quando dirà che sta bene, altrimenti non si allenerà per non subire ricadute. Lo sport deve unire e non dividere, mi auguro che vinca la Roma ovviamente domani».
IL DERBY - «Giocheremo per portare a casa i tre punti ma non c'è una favorita - spiega -, si affronteranno due squadre che stanno vivendo un ottimo momento di forma. Ce la giochiamo alla pari, lo dicono anche i numeri. Di certo, il derby andrà ad incidere sulle prospettive in campionato di entrambe le squadre. Potrebbe darci la spinta per continuare il nostro percorso».
TRA ANCELOTTI E TAVECCHIO - «La prima cosa che mi viene in mente per riformare il calcio italiano? Lavorerei sulle seconde squadre per far crescere e maturare i nostri giovani, il discorso dei troppi stranieri in Serie A è un alibi. C'è un grande dispiacere per come è andata. Il prossimo ct? Non ho preferenze, ce ne sono tanti bravi in Italia. Ancelotti? Sarebbe una garanzia, certo che mi piace, ma non devo pubblicizzare nessuno. Al di là degli uomini è più importante investire nei progetti, nelle infrastrutture. Cosa avrei fatto io al posto di Tavecchio? Mi sarei anche potuto dimettere ma sono più curioso di sentire i programmi, cosa ha da proporre».