Roma, Di Francesco su Allegri: «Dice che siamo da scudetto? Io sono cauto...»

Il tecnico: «Juve-Inter? Spero che finisca pari»
Roma, Di Francesco su Allegri: «Dice che siamo da scudetto? Io sono cauto...»© Marco Canoniero

ROMA - "Quella di domani la ritengo una tappa importante, ma non fondamentale e definitiva per le sorti del campionato, però dopo una grande Champions ci vuole una ottima partita col Chievo per confermare quanto di buono fatto finora". Così il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, alla vigilia della sfida del Bentegodi. "Dopo la qualificazione importante in Champions abbiamo questa partita molto delicata in cui dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti - aggiunge l'allenatore abruzzese a Trigoria -. Si tratta di una trasferta difficile perché il Chievo è una squadra ostica sotto tutti i punti di vista, e ne sa qualcosa il Napoli quando è andato a giocare lì. Mi aspetto quindi una partita difficilissima dove noi dobbiamo dare una risposta importante e ritornare a vincere fuori casa dopo il pareggio col Genoa". 

LA FORMAZIONE - Il tecnico ha parlato anche di Schick: «È pronto per giocare dal primo minuto. Con questo non dico che sarà titolare, ma finalmente può giocare fin da subito. In che ruolo ancora non so». Che risultato si augura nella super sfida tra Juve e Inter: «Come succede sempre per squadre di alta classifica spero sempre nel pari». Per quanto riguarda la squadra che scenderà in campo a Verona, Di Francesco fa pretattica: "La formazione la tengo riservata perché voglio tenere tutti i miei giocatori sull'attenti. Non dobbiamo abbassare la guardia, nemmeno loro sanno chi giocherà e terrò nascosto l'undici titolare fino a domattina perché devono tutti sentirsi importanti e concentratissimi". "Dzeko e Kolarov ancora titolari? Vedremo, potrebbero rigiocare. In fondo abbiamo giocato martedì scorso e cinque giorni ti permettono di poter recuperare meglio - ricorda il tecnico della Roma -. Gli unici che non si sono allenati con continuità in settimana sono Perotti e Florenzi. 

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RISPOSTA AD ALLEGRI - "Sono cauto, è la parola giusta, mi si addice in questo momento". I discorsi scudetto non interessano ancora Eusebio Di Francesco. Il tecnico della Roma a differenza del collega della Juve, Allegri, evita infatti di accostare la sua formazione alla vittoria del campionato. "Allegri può parlare benissimo, negli ultimi anni ha vinto tantissimo, cosa che non mi ricordo sia capitata qui a Roma. Quindi se non sono cauto io chi lo deve essere? - le parole dell'abruzzese -. Tutti hanno il desiderio di vincere, di portare a casa qualcosa di importante, però ritengo sia ancora presto, dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti". "Se fossimo primi come l'Inter potremmo anche parlare in maniera differente, ma stiamo rincorrendo - sottolinea -. E l'anno scorso la Roma ha rincorso tanto facendo un campionato strepitoso però alla fine non ha vinto niente. Per questo sono cauto perché mi rendo conto che questo ambiente ha bisogno più di pompieri. Noi dobbiamo infiammare la gente con le prestazioni e con la voglia di voler sempre vincere tutte le partite". 

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ROMA - "Quella di domani la ritengo una tappa importante, ma non fondamentale e definitiva per le sorti del campionato, però dopo una grande Champions ci vuole una ottima partita col Chievo per confermare quanto di buono fatto finora". Così il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, alla vigilia della sfida del Bentegodi. "Dopo la qualificazione importante in Champions abbiamo questa partita molto delicata in cui dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti - aggiunge l'allenatore abruzzese a Trigoria -. Si tratta di una trasferta difficile perché il Chievo è una squadra ostica sotto tutti i punti di vista, e ne sa qualcosa il Napoli quando è andato a giocare lì. Mi aspetto quindi una partita difficilissima dove noi dobbiamo dare una risposta importante e ritornare a vincere fuori casa dopo il pareggio col Genoa". 

LA FORMAZIONE - Il tecnico ha parlato anche di Schick: «È pronto per giocare dal primo minuto. Con questo non dico che sarà titolare, ma finalmente può giocare fin da subito. In che ruolo ancora non so». Che risultato si augura nella super sfida tra Juve e Inter: «Come succede sempre per squadre di alta classifica spero sempre nel pari». Per quanto riguarda la squadra che scenderà in campo a Verona, Di Francesco fa pretattica: "La formazione la tengo riservata perché voglio tenere tutti i miei giocatori sull'attenti. Non dobbiamo abbassare la guardia, nemmeno loro sanno chi giocherà e terrò nascosto l'undici titolare fino a domattina perché devono tutti sentirsi importanti e concentratissimi". "Dzeko e Kolarov ancora titolari? Vedremo, potrebbero rigiocare. In fondo abbiamo giocato martedì scorso e cinque giorni ti permettono di poter recuperare meglio - ricorda il tecnico della Roma -. Gli unici che non si sono allenati con continuità in settimana sono Perotti e Florenzi. 

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