Roma, Di Francesco: «Poca cattiveria in attacco ma non ho la bacchetta magica»

L'allenatore giallorosso spiega l'utilizzo di Nainggolan diffidato: «Non dovevamo pensare alla Juve, volevo mandare un segnale»
Roma, Di Francesco: «Poca cattiveria in attacco ma non ho la bacchetta magica»© LaPresse

ROMA - «Ho voluto fortemente che giocasse Nainggolan per dare un segnale alla squadra dell'importanza della partita. Se avesse preso l’ammonizione pazienza, avrebbe giocato qualcun’altro». Eusebio Di Francesco spiega così la scelta di schierare il belga nonostante la diffida in vista della gara con la Juventus. L'allenatore giallorosso ostenta soddisfazione per la vittoria 1-0 con il Cagliari nonostante una prestazione poco brillante: «Gli episodi sono importanti e noi il gol potevamo farlo prima. Loro erano organizzati, ma noi abbiamo voluto fortemente questa vittoria e ci teniamo a questi 3 punti importantissimi. Quando vedo costruire sono contento. Dal punto di vista difensivo concediamo pochissimo. Abbiamo avuto una grandissima supremazia territoriale. Loro non ci permettevano di essere aggressivi come volevamo, non siamo stati cinici. Dobbiamo allenare questo aspetto, ora non ho la bacchetta magica».

DZEKO-SCHICK RIMANDATI - Dzeko e Schick sono stati tra i meno brillanti in campo ma Di Francesco non è preoccupato: «Non mi piace parlare di binomio, giocano in un tridente con Perotti. Ho messo Patrik per farlo migliorare. Non si devono sposare, devono giocare insieme affinando determinati meccanismi. Cambiare il rigorista? Perotti è tra i migliori in Italia, ho grande fiducia in Diego e se non tira lui c'è De Rossi. Dzeko non mi ha mai chiesto di batterli e quando li batteva non ne azzeccava tanti».

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