Di Francesco: «Roma senza personalità». Strootman: «Vergogna»

Il tecnico: «Dobbiamo fare tutti un mea culpa»
Di Francesco: «Roma senza personalità». Strootman: «Vergogna»© ANSA

ROMA - Prima il Napoli al San Paolo, poi la Roma all'Olimpico. L'Atalanta di Gasperini continua sulle ali dell'entusiasmo e, dopo aver eliminato dalla Coppa Italia la capolista del campionato, fa lo sgambetto anche ai giallorossi. Il ko interno per 2-1 - salutato dalla bordata di fischi dei tifosi presenti allo stadio - rappresenta per la squadra di Di Francesco la terza sconfitta nelle ultime quattro partite giocate e certifica un'involuzione di gioco e risultati che saranno adesso oggetto di analisi a Trigoria nel corso della sosta. Di certo, la crisi taglia fuori in maniera definitiva la Roma dalla lotta scudetto lasciandole solo la lotta per il piazzamento in zona Champions League. "Stiamo facendo qualche passo indietro, dobbiamo fare tutti mea culpa - sottolinea Di Francesco -. Ci dobbiamo ritrovare, dobbiamo approfittare della sosta per riposare fisicamente ma soprattutto mentalmente. Dobbiamo resettare tutto per tornare ad essere la squadra che si è vista. Ci dobbiamo guardare negli occhi adesso per capire dove vogliamo arrivare. Non possiamo essere questi".

CROLLO ROMA CON L'ATALANTA

Il riferimento è soprattutto alla prestazione offerta nel primo tempo. "Siamo partiti bene, poi dopo il gol dell'Atalanta ci siamo disuniti, ci siamo intimoriti, è mancata personalità, la palla scottava, c'era paura e questo non deve accadere quando si gioca nella Roma - accusa il tecnico giallorosso -. Non mi è piaciuta per niente la squadra nel primo tempo, e per fare gol facciamo fatica ultimamente. Se con Nainggolan avremmo vinto? Non c'è la controprova, e poi quando abbiamo perso lui ha sempre giocato. È stata fatta una scelta legata a una questione etica e morale. Ora sono scesi tutti dal carro ma a me sta bene, guardo avanti con entusiasmo sapendo che dalla prossima Radja ci darà sicuramente qualcosa in più rispetto a quello che ha dato fino ad adesso". Un ragionamento che coinvolge tutti i senatori, non solo il belga: "Nelle grandi squadre i giocatori più importanti devono trainare i più giovani. Mi aspetto da tutti qualcosa in più, non ci possiamo accontentare di quello che abbiamo fatto bene".

STROOTMAN - E il primo a metterci la faccia, ammettendo di aver giocato una pessima partita, è Strootman che per descrivere il primo tempo della Roma utilizza il termine "vergogna". "Non si può giocare così in casa. È una questione mentale, manca la fiducia, prendersi la responsabilità. Non è un problema fisico o tattico, dobbiamo uscire da questo momento di difficoltà e lavorare forte per tornare al nostro livello - le parole dell'olandese -. Dopo la qualificazione in Champions abbiamo mollato, non so cosa ci è successo. Dobbiamo guardarci allo specchio, tutti sanno dove devono migliorare, dopo la sosta dobbiamo riprendere fiducia".

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