Roma, Ranieri: «Qui per la maglia, i giocatori devono morire in campo»

«Per la Champions serviranno i tifosi» ha detto il tecnico in conferenza stampa. «Di Francesco? ho fatto il tifo per lui. Qui non serve la campanella, ma la campana di San Pietro»
Roma, Ranieri: «Qui per la maglia, i giocatori devono morire in campo»© LAPRESSE

ROMA Voglio una squadra allegra, sorridente, che lotta e non si arrende mai. Voglio vedere la reazione dei giocatori, ma per farlo devono sentirsi amati. Con l'aiuto dei tifosi possiamo arrivare in Champions". Così ha parlato Claudio Ranieri, al suo secondo esordio sulla panchina della Roma. "Noi tifosi vogliamo vedere la squadra arare il campo, poi accettiamo anche l’errore ma prima dobbiamo vedere i giocatori morire sul campo” ha aggiunto. Tornare, per un tifoso come lui, è speciale. "Sono pronto a lottare. Un'altra società non l'avrei presa a queste condizioni, se la Roma chiama devo rispondere sì. Non sono venuto qui per i soldi, ma per la maglia”.

IL VALORE DELLE MOTIVAZIONI - I giallorossi arrivano al match con le sicure assenze di Manolas, Pellegri e De Rossi, e il dubbio sul recupero di Zaniolo. Ma per Ranieri, contano soprattutto le motivazioni. La Champions è lì davanti. Il pubblico sarà importantissimo: da solo non ce la faccio a portare questa squadra in Champions League, ma con l’aiuto del pubblico mi sento più sicuro. Da tifoso romanista chiedo l’aiuto a me stesso, visto che sono tifoso” ha detto Ranieri convinto che bisogna intervenire prima di tutto sull'aspetto mentale. "Voglio gente ambiziosa. Qualificarsi in Champions League non sarà facile, ma non mi arrenderò mai. Incontrerò tante difficoltà, se sono un negativo mi arrendo, se sono un caparbio cerco di superare il problema. Voglio giocatori che non si arrendono". Lo sottolinea più volte, anche in risposta a una domanda sulle vie per rilanciare Pastore, portando però un discorso generale non legato solo all'argentino. "Pastore è un giocatore di una classe sublime, ma ho bisogno di gente che mi dimostri che vuole fare la differenza. Che corre, lotta e si aiuta. Noi dobbiamo essere una squadra, chi aiuta il compagno di squadra e si impegna al massimo ha più probabilità di giocare. Se siamo in questa situazione non tutti hanno dato il massimo".

PERCHE' ROMA - Roma, però, "dà emozioni che in altri posti non sono così speciali. In questa città di vive di calcio 25 ore al giorno. Questa squadra negli ultimi anni sta lottando sempre per la Champions League, quindi è una delle migliori. C'è una nuova proprietà che fa del suo meglio, investe un sacco di soldi. Chiaro che a fine stagione debba far quadrare anche il bilancio”. Inevitabile il confronto con la squadra allenata tra 2009 e 2011. “Quella di tanti anni fa era una squadra importante, magari che stava sul viale del tramonto, c'erano diversi giocatori che avevano dato tantissimo, sono riuscito a motivarli il primo anno, meno il secondo e per quello sono andato via. La squadra di oggi ha bisogno dell’aiuto del pubblico. Ai calciatori chiederò tantissimo, voglio il massimo da ognuno di loro”.

"HO FATTO IL TIFO PER DI FRANCESCO" - Chiede risposte di carattere Ranieri, che sottolinea come Di Francesco abbia pagato anche per questo. "Eusebio non l’ho sentito, capisco l’amarezza del momento, ma ho fatto un tifo spaventoso per lui. Il primo anno e anche adesso. Mi spiace tantissimo. Errori? Li facciamo tutti quanti, è un grande professionista e lavoratore" ha detto. Non ha portato dall'Inghilterra la famosa campanella. "Qui serve la campana di San Pietro" ha scherzato. "La cosa principale è trovare serenità, rabbia e determinazione".

EQUILIBRIO IN DIFESA - Ranieri si è concentrato sul poco equilibrio in fase difensiva. "Fatti 49 gol, bisogna essere propensi a rientrare velocemente. Molti gol sono venuti da palla persa in fase di costruzione. É importante non perdere palla. Parlerò con i ragazzi e studierò la situazione più idonea". Davanti, ha spiegato, è normale che un bomber come Dzeko abbia "un anno no, lo hanno avuto tutti. Può essere un momento no, ci sono ancora 12 partite. Per il portiere valuterò dopo l’allenamento”.

"SCHICK FORTISSIMO" - Contro l'Empoli di Iachini, contento di ritrovare il suo maestro, è in dubbio Zaniolo. "Il suo ruolo è quello di giocare centrale, deve entrare in possesso di palla. Dipende però, se ho tre Zaniolo al centro devo vedere chi può giocare aperto" ha spiegato Ranieri,chesi è concentrato anche sulle caratteristiche di Florenzi e Schick. "Florenzi è un giocatore universale che può giocare dietro o più avanti, sempre con le sue caratteristiche L’importante è che Alessandro si riprenda. Essendo romano ogni errore gli pesa di più rispetto agli altri. Schick è fortissimo, se si sblocca – ed è vicino a farlo – i tifosi si innamoreranno di questo ragazzo”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...