Verona-Roma, Mourinho e la risposta (non troppo velata) a Sarri

L'allenatore dei giallorossi replica "velatamente" al tecnico della Lazio: "Quando non ti concentri solo sulla partita successiva di solito non finisce bene"
Verona-Roma, Mourinho e la risposta (non troppo velata) a Sarri© Getty Images

VERONA - Dice che di Sarri non vuole parlare, José Mourinho, fresco di vittoria della sua Roma sul Verona. La sua risposta alla domanda sul derby, però, sembra avere un riferimento (neanche troppo velato, da maestro della comunicazione) all'allenatore della Lazio, che dopo la sfida con la Salernitana ha polemizzato per l'ammonizione di Milinkovic, tenuto inizialmente in panchina proprio perché diffidato e quindi a rischio per la stracittadina: "A me ora non interessa per niente il derby. Quando un allenatore pensa a una partita che non è la prossima, di solito non finisce bene... Ho avuto qualche esperienza di questo tipo e quando fai l'errore è difficile conviverci. Quando sbagli come allenatore è difficile da vivere lo sbaglio. Difficile dire 'la colpa è mia', e cominci a sparare altrove per fare in modo che l'attenzione vada in un'altra direzione. Mi rifiuto di parlare della prossima partita di campionato e se qualcuno dei miei giocatori lo fa, sbaglia. Ma io non commetterò questo sbaglio".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Verona-Roma, Mourinho si gode i 3 punti

L'allenatore della Roma si è concentrato sulla partita con il Verona: "Prima di tutto voglio dare i meriti al Verona. Hanno lottato tanto per uscire con un punto, anche in dieci. Ci hanno creato tante difficoltà, hanno fatto molto bene. Ovviamente sono contento per la mia vittoria, non sono ipocrita, ma ho un sentimento positivo per loro. La posizione in classifica è dura, e onestamente mi dispiace per i giocatori, l'allenatore, lo stadio, i tifosi. Noi abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere e onestamente poche volte esco dalla partita con la sensazione che avrei potuto fare di più per aiutare la squadra. Stavolta ho fatto tutto il possibile. Ho cambiato il sistema due volte, ho messo tutto quello che potevo offensivamente. Ho creduto nel talento di questo bambino (Volpato, ndr), nella sua creatività e possibilità di fare gol. Ovviamente quando vinci al 90' si può parlare di fortuna, ma ce la siamo cercata per 45 minuti".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tecnico dei giallorossi sul match-winner

Concentrandosi su Volpato, Mourinho ha aggiunto: "Una cosa è un giocatore che si allena solo con la Primavera, un'altra è un giocatore che ogni tanto viene ad allenarsi in prima squadra e un'altra ancora uno che lascia la Primavera ed entra in pianta stabile in prima squadra. Volpato dopo la fine d'agosto è diventato un giocatore della prima squadra, ha firmato il contratto e ha un potenziale da prima squadra. Chiaramente è giovane e ha tanto da imparare, ma è già un giocatore di livello. Non ho fatto nessuna pazzia o preso un rischio estremo quando l'ho messo. Non sapevo che avrebbe segnato il gol della vittoria, ma sapevo che aveva le potenzialità per farlo". Poi su Zaniolo: "Voglio sottolineare il suo atteggiamento e la voglia di aiutare la squadra. Non sono mai arrabbiato perché Nicolò non fa un gol o non ne fa due. Lui è un ragazzo che dà tutto quello che ha, che obbliga gli avversari a fare falli. Sono sempre contento con lui".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Volpato rivela il messaggio di Mou

Subito dopo il triplice fischio Volpato ha raccontato le sue emozioni per la rete decisiva: “Il mister mi ha chiamato al 48’ e mi ha detto che sarei entrato subito. Ho fatto il mio ingresso in campo quasi a freddo, sono molto contento di aver segnato e aver cambiato la partita. Non abbiamo mai mollato. Cosa mi ha detto Mourinho? Che ho avuto culo (ride, ndr). So che sono giovane, ho rispetto per tutti i miei compagni. Questa vittoria può dare uno slancio per i prossimi match? Sì, però pensiamo partita dopo partita”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA - Dice che di Sarri non vuole parlare, José Mourinho, fresco di vittoria della sua Roma sul Verona. La sua risposta alla domanda sul derby, però, sembra avere un riferimento (neanche troppo velato, da maestro della comunicazione) all'allenatore della Lazio, che dopo la sfida con la Salernitana ha polemizzato per l'ammonizione di Milinkovic, tenuto inizialmente in panchina proprio perché diffidato e quindi a rischio per la stracittadina: "A me ora non interessa per niente il derby. Quando un allenatore pensa a una partita che non è la prossima, di solito non finisce bene... Ho avuto qualche esperienza di questo tipo e quando fai l'errore è difficile conviverci. Quando sbagli come allenatore è difficile da vivere lo sbaglio. Difficile dire 'la colpa è mia', e cominci a sparare altrove per fare in modo che l'attenzione vada in un'altra direzione. Mi rifiuto di parlare della prossima partita di campionato e se qualcuno dei miei giocatori lo fa, sbaglia. Ma io non commetterò questo sbaglio".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...