La Sampdoria non ci sta: «Giù le mani dal club»

Lettera aperta della società ligure che difende il suo operato dagli attacchi mediatici delle ultime settimane
La Sampdoria non ci sta: «Giù le mani dal club»© www.imagephotoagency.it

GENOVA - La Sampdoria esce allo scoperto. Con una lunga lettera aperta pubblicata sul proprio sito ufficiale, il club di Massimo Ferrero ha precisato in maniera netta la sua posizione, dopo le note vicende seguite alla inaspettata eliminazione dall'Europa League: «Ogni nostra scelta è ispirata alla finalità di proseguire questo processo di consolidamento della Società e della Squadra, e i fatti lo testimoniano: il pareggio di bilancio non è più una chimera; l’investimento su giovani di valore e di prospettiva è un dato evidente; la riduzione della rosa a 25 unità è un risultato acquisito; l’acquisizione della gestione dello stadio è alle battute finali; l’ambizioso progetto ‘Next Generation Sampdoria’ è l’anima della nostra fede calcistica, è l’alleanza per la dovuta ricerca, valorizzazione e preparazione dei campioni del domani, ottimizzando così anche il nostro Settore Giovanile (complice di ciò è l’imminente inizio della costruzione della nuova residenza delle formazioni giovanili); il Comune di Bogliasco ha sul tavolo la nostra richiesta di estendere la concessione del centro di allenamento, al fine di realizzare un centro sportivo moderno e all’altezza della Squadra».

 

IL DURO SFOGO - Ed ancora: «Si dà risalto a notizie, apparentemente riconducibili all’esercizio del diritto di cronaca, ma che hanno il solo scopo di far passare un messaggio comunicativo caratterizzato da un taglio negativo e screditante, con il malcelato obiettivo denigratorio in tutte le sue componenti, aziendali e sportive, e di animare dibattiti o contrasti non costruttivi. Si utilizzano le sconfitte per accanirsi con inaudita gioia e inappropriata ironia contro scelte tecniche che hanno una loro motivazione oggettiva. Ci si arroga il ruolo di puerile censore e di non voluto giudice, con la presuntuosa prosopopea di rappresentare un’intera tifoseria, senza accorgersi che ormai si è in presenza di una stonata voce fuori dal coro, non sappiamo da chi ispirata. Si espongono fatti contrari al vero, si ricostruiscono vicende che nulla hanno a che vedere con la Sampdoria e con la sua attività. In questo contesto di generale disinformazione, abbiamo assistito anche alla pubblicazione, non autorizzata, di documenti riservati, recuperati con mezzi sui quali preferiamo sorvolare: che poi fossero documenti sbagliati rattrista ulteriormente, per il poco rispetto mostrato nei confronti della Società e di un suo giocatore. A questi signori vogliamo dire con forza: giù le mani dalla Sampdoria, perché noi andremo avanti con ancora più fermezza e decisione, lasciando ai nostri legali il compito di tutelare i diritti e l’immagine della Società e della Squadra in tutte le sedi più opportune».

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