Sassuolo: Di Francesco, la sfida è doppia. Il Milan lo vuole

Insidia Mihajlovic per la panchina del Milan, intanto vuole tornare in zona Europa col Sassuolo
Sassuolo: Di Francesco, la sfida è doppia. Il Milan lo vuole© www.imagephotoagency.it

REGGIO EMILIA - Due anni fa con il suo Sassuolo ha fatto fuori Massimiliano Allegri, nella scorsa stagione ha messo fine ai sogni di conferma di Filippo Inzaghi, e oggi pomeriggio Eusebio Di Francesco ha l'occasione per indebolire la posizione di un altro allenatore del Milan e candidarsi seriamente a prenderne il posto. L'ex centrocampista della Roma è da tempo sotto osservazione da parte di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, e il suo profilo potrebbe rivelarsi quello ideale se mai a giugno dovesse arrivare il benservito per Sinisa Mihajlovic. Per il progetto di un Milan sempre più italiano, sbandierato dal presidente rossonero nelle ultime settimane, difficilmente si punterà su un allenatore proveniente da un campionato straniero. Dovendo accantonare la soluzione Antonio Conte, sempre più vicino al Chelsea una volta terminata l'esperienza in Nazionale, non restano molte alternative. Con Marcello Lippi ci sono stati dei contatti a inizio 2016, nel momento più delicato per Mihajlovic, ma al momento quella sembra una pista poco calda. C'è Roberto Donadoni, che ha rivitalizzato il Bologna e ha dalla sua un passato da milanista vincente. E poi c'è appunto Di Francesco, abituato a far giocare, otto, nove se non dieci italiani nel suo Sassuolo, settimo a sei punti dal Milan con un monte ingaggi quattro volte inferiore a quello rossonero.

SERIE A - LA CLASSIFICA

PROMOSSO DA SACCHI - L'eventuale scommessa su Di Francesco per certi versi può ricordare quella del primo Berlusconi su Arrigo Sacchi, anche lui prelevato da una panchina emiliana. Cambiano età ed esperienza, perché Di Francesco ha sei anni e tre stagioni in Serie A in più sulle spalle rispetto al Sacchi esordiente al Milan. Ma qualche affinità filosofica c'è, se è vero che di recente l'ex ct ha definito il quarantasettenne pescarese come un allenatore «fra i più bravi in assoluto», che «viene dalla scuola delle idee», sottolineando le qualità del Sassuolo nel possesso di palla. Se Berlusconi deciderà di percorrere questa strada non avrà problemi a parlarne con Giorgio Squinzi, numero uno del Sassuolo e di Confindustria (nonché grande tifoso rossonero), che la scorsa primavera ha prolungato il contratto di Di Francesco fino al 2017.

Leggi l'articolo completo sull’edizione digitale

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...