Il mago Ballardini per il caos Sassuolo: no a Gattuso, Grosso e Semplici

Tocca all’ex tecnico della Cremonese cercare con gli emiliani l’ennesima impresa salvezza: da limare ancora qualcosa sul contratto, ma l’intesa c’è
Il mago Ballardini per il caos Sassuolo: no a Gattuso, Grosso e Semplici© LAPRESSE

Il Sassuolo corre ai ripari per evitare di sprofondare in Serie B. Il club neroverde ieri pomeriggio ha deciso di rimandare Emiliano Bigica in Primavera per affidarsi a un tecnico esperto come Davide Ballardini, onde evitare la retrocessione. Fatale al giovane allenatore barese l’umiliante 1-6 incassato dal Napoli mercoledì pomeriggio. Il segnale di come la crisi in cui versa la formazione emiliana sia profonda e per nulla da sottovalutare. Non è tempo di scommesse, serviva un usato sicuro per cercare di rimettersi in corsa. Il Sassuolo sembra, infatti, essere tornato a 10 anni fa, quando da neopromossa lottava per evitare di scendere subito in B. Un incubo, quello della retrocessione, che aleggia in casa neroverde e per provare a scacciarlo l’amministratore delegato Giovanni Carnevali ha deciso di non lasciare nulla di intentato. Per questo in mattinata era tornato alla carica con Rino Gattuso, che ha declinato. Disponibilità piena invece incassata da parte di Leonardo Semplici, il cui nome però non convinceva tuvtti dalle parti del Mapei Stadium. E così dopo pranzo, il casting panchina è ripartito con una telefonata all’indirizzo di Fabio Grosso. La chiamata è durata poco, dato che da entrambe le parti non c’era la convinzione totale. Il club emiliano, infatti, ritiene il Campione del Mondo 2006 più un allenatore da progetto iniziale che un tecnico in grado di adattarsi al volo alle situazioni più scomode, tirando fuori i giocatori dalle acque torbide della zona retrocessione in cui sono sprofondati. Lo stesso Grosso - dopo aver chiesto un contratto lungo (almeno fino al 2025) - ha manifestato le proprie perplessità, timoroso di rischiare di bruciarsi dopo l’avventura finita male al Lione nei mesi scorsi.

La scelta di Ballardini

E così la scelta è ricaduta su Davide Ballardini (terzo tecnico stagionale), già contattato nelle scorse settimane e da tempo una delle opzioni preferite. Il legame lungo (fino al 2025) e oneroso (da 1 milione) con la Cremonese avevano frenato ogni discorso in passato. Stavolta però è emersa la volontà di entrambe le parti di ripartire insieme. Il Balla ritrova così la massima serie dopo i primi mesi vissuti in B coi grigiorossi; mentre il Sassuolo si assicura uno specialista in subentri (ben 16 in carriera) in grado di sistemare le cose. A partire dal lunch match di domenica al Bentegodi. Quello contro il Verona rappresenta un vero e proprio spareggio salvezza anticipato. Vietato sbagliare, anche se l’allenatore ravvenate avrà appena 48 ore per preparare la gara. Pronti a seguire Ballardini in questa ennesima missione impossibile lo storico vice Carlo Regno, il preparatore atletico Francesco Bertini più i collaboratori Roberto Beni e Nicola Tarroni. In mattinata verrà siglata la risoluzione con la Cremo. Ultimo step propedeutico alla firma col Sassuolo. Da limare gli ultimi dettagli contrattuali: la prima offerta neroverde è stata un contratto di 4 mesi con rinnovo automatico per la prossima stagione in caso di salvezza, da sommare a un ricco bonus legato alla permanenza in A. Zio Balla, come l’avevano ribattezzato i tifosi del Genoa, però preferirebbe un accordo di 16 mesi senza vincoli. Piccole formalità che non pongono in discussione l’intesa raggiunta dagli agenti Claudio Peverani e Federico Pastorello. A Sassuolo vogliono tornare a Balla..re a ritmo salvezza.

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