Pecci: «Toro sei da Europa. Chi gioca meglio di te?»

«In A poche squadre hanno una struttura così oliata. Immobile sta ponendo in maniera seria la propria candidatura per il Mondiale: giusto tenerlo in considerazione»
TORINO - Eraldo Pecci, lei, bolognese doc, è stato il regista, la mente dell’ultimo Toro scudettato. Questo Torino-Bologna nasce sotto una luce inedita per gli ultimi tempi: granata che pensano all’Europa e rossoblù in crisi. Quanto è stupito di questa situazione?
«Diciamo che Toro e Bologna stanno vivendo oggettivamente momenti all’opposto. Ma la difficoltà sta tutta dalla parte dei granata, i rossoblù all’Olimpico non hanno niente da perdere. Però questo è un bel Toro, in serie A oggettivamente ci sono molte squadre che giocano meno bene. Oggi il campionato italiano vede una spaccatura sempre più netta tra chi può investire tanti soldi e chi pochi».

In questo Toro c’è un giocatore, Immobile, che per la sua generosità ricorda il “suo” centravanti, Graziani: è d’accordo?
«Mi sembra che Immobile abbia caratteristiche particolari. I paragoni lasciano sempre il tempo che trovano. Comunque si tratta chiaramente di un attaccante forte».

Secondo lei può andare ai Mondiali?
«Questo lo vedremo, è chiaro che oggi con tutti gli stranieri che ci sono nelle grosse squadre, un giovane italiano che fa bene in serie A pone la propria candidatura per una maglia azzurra in maniera seria. Se continuerà così perché no? Lo spazio c’è».

Pecci, se lo vede volentieri questo Toro in televisione?
«Sì, moltissimo. Ha la forza che gli deriva dalla certezza di poter contare su una chiara organizzazione di gioco. E questo è molto importante perché significa che quando non verranno i risultati non si perderà. Il Toro ha un suo impianto di gioco ben preciso, con chiare caratteristiche. Ci sono squadre che alla domenica vanno a giocare senza idee e se non fanno risultati possono andare in crisi».

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