Licenze Uefa, minaccia Parma: "Se serve, giustizia ordinaria"

Il dg Leonardi: "Se l'Alta Corte del Coni devesse darci torto la proprietà andrebbe oltre qualsiasi decisione di natura sportiva per difendere l’immagine della società, del nostro presidente e della sua famiglia". Se ai gialloblù viene negata la Licenza Uefa, Toro in Europa League
Licenze Uefa, minaccia Parma: "Se serve, giustizia ordinaria"© LaPresse

TORINO - Per il momento è una minaccia, ma non si può escludere che il Parma possa portare il problema della Licenza Uefa in un tribunale ordinario. “E’ un’eventualità che non voglio neppure considerare”, spiega il dg Pietro Leonardi che tuttavia aggiunge: “Se l’Alta Corte del Coni dovesse darci torto la proprietà andrebbe anche oltre qualsiasi decisione di natura sportiva per difendere l’immagine della società, del nostro presidente e della sua famiglia”

 

BATTAGLIA - Insomma, il Parma annuncia battaglia in vista del terzo grado di giudizio che è previsto per il 28 maggio a Roma, presso l’ultimo tribunale sportivo a disposizione per dirimere la questione: l’Alta Corte del Coni, presieduta dall’ex ministro Frattini, che dovrà analizzare la situazione dopo che due commissioni della Figc hanno dato torto al Parma. 

 

VERITA' PARMA - Ha spiegato Leonardi: “Sono stato in audizione dalla Seconda Commissione. Mi sono messo a completa disposizione, ma ho capito subito che ci saremmo dovuti preparare all'Alta Corte del Coni, perché le commissioni della Figc non si sarebbero contraddette. Secondo loro, noi avremmo sbagliato perché abbiamo 10 calciatori tesserati in un'altra società con un incentivo all'esodo. Per il bene dei ragazzi stessi, con generosità, abbiamo mandato periodicamente degli anticipi finanziari sui quali, secondo la Commissione, avremmo dovuto pagare l'Irpef. Come assicurato più volte anche dai nostri fiscalisti, invece, questa dovrà essere pagata il 30 giugno 2014 alla scadenza del conguaglio definitivo. Il paradosso? Se non avessimo pagato, non ci sarebbero stati problemi”.

 

SPERANZA TORO - Se al Parma non dovesse essere concessa la licenza Uefa, in Europa League andrebbe il Torino, settimo qualificato e con una differenza reti migliore del Milan. 

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