Torino, Maxi Lopez boom, ne parlano pure in Spagna

Record: Lopez-gol in ogni competizione e tifosi pazzi di lui
Torino, Maxi Lopez boom, ne parlano pure in Spagna© LaPresse
TORINO - Un Toro al Maxi che non Quaglia. La sintesi del giovedì sera di Europa League che deve trovare soluzione domani al Franchi contro la Fiorentina. Facile analizzare le prove degli attaccanti basandosi sui gol, ovvio. Ma a volte è anche questione di atteggiamento, di come si entra in campo. Maxi Lopez, deciso e affamato, ha aggredito il match con l’Athletic Bilbao, come si era capito già dalle parole della vigilia. Fabio Quagliarella, inizialmente in panchina, quando è entrato, nella ripresa, non ha spaccato il match. Anzi.

GLORIA IBERICA - L’umore va in altalena, se buchi o meno la rete. Maxi è ovviamente in fase di decollo. Appena avrà una tenuta dei 90’, darà un apporto ancora maggiore. La doppietta all’Athletic, tra l’altro, gli ha ridato i titoli anche in Spagna dove Marca ha scritto: ha di nuovo segnato in Europa 10 anni dopo l’exploit con il Barcellona, è tornata la “gallina dai gol d’oro”. Era al debutto da titolare, in maglia granata, proprio in Coppa. Dal 23 gennaio del 2005 al 19 febbraio 2015 ovvero dopo 3.648 giorni, si è ripetuto. Quella volta in blaugrana fu un 2-1 epico con il Chelsea in Champions, ora la doppietta ai baschi, a 30 anni, una decade dopo. Dopo aver cambiato dieci maglie. Gli esordi poi sono la sua specialità: gol a Cesena, gol all’Athletic. Quasi perfetto. Per la gioia dei tifosi che sono impazziti.

QUAGLIA BOMBER - La stagione dell’attaccante di Castellammare di Stabia ha avuto un avvio difficile, come quello del Toro. Poi Fabio è cresciuto trovando 9 reti in campionato e 3 in coppa. Un miglioramento nella partecipazione al gioco, oltreché nella realizzazione. E’ salita l’intesa con Josef Martinez, ma anche nei pochi minuti con Maxi si è visto un barlume di luce. Ora, tocca a Giampiero Ventura capire come alternarli, come accoppiarli. A partite da domani sera al Franchi, nel big match con la Fiorentina di Vincenzo Montella in grande forma.

JOSEF PORTA BENE - L’importanza del terzo incomodo, in questo caso, è assodata, perché Josef Martinez possiede movimenti unici. Sa accelerare, sa andare in percussione. E’ il più giovane del lotto, manca di un pizzico di esperienza e di cattiveria sotto porta. Ma imparerà anche a essere cinico. A sfruttare ogni occasione. Intanto, resta il talismano: da quando parte titolare, il Toro ha fatto filotto, solo risultati positivi. Diventa dura farne a meno. E poi, nel primo tempo contro l’Athletic, l’accoppiata con Maxi è piaciuta, fatte salve quelle due chance non sfruttate appieno. Maxi Lopez con Quagliarella, sulla carta, sarebbe l’unione perfetta: l’argentino prima punta, l’italiano a fare il collettore, movimento e uno-due. L’ex tecnico granata Camolese ha una sua lettura: «La rinascita di Maxi Lopez è dovuta al Toro: è un ambiente stimolante per tanti, specie per gli attaccanti. Lui può dare tanto al Toro e il Toro può dare tanto a lui».

DA PRIMATO - In questo contesto, la doppietta ai baschi ha portato il Biondo a un nuovo record: bagnare con il gol ogni competizione. Infatti, mancava solo l’Europa League, dopo aver “griffato” cinque campionati differenti (argentino, spagnolo, russo, brasiliano e italiano) e le competizioni internazionali (Libertadores, Coppa Sudamericana e Champions League). Quindi, un nuovo acquisto (a costo zero) tutto da godere, da confermare. Anche in previsione di Bilbao. Dove, secondo il presidente Urbano Cairo «il Toro se la giocherà se andrà in campo con la bava alla bocca». Quella che Maxi Lopez ha mostrato dal primo minuto a Torino fino a quando è rimasto in campo. Tocca a Ventura trovare la formula che...Quaglia.

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