Gazzi arriva a 400 e il Torino studia i suoi eredi

Il mediano di Ventura tocca la cifra tonda di presenze da professionista
Gazzi arriva a 400 e il Torino studia i suoi eredi© LaPresse
TORINO - Alessandro Gazzi con ogni probabilità resterà almeno un altro anno al Torino. Perché il contratto è stato di recente prolungato per una nuova stagione, spostando la naturale scadenza dell’accordo dal giugno 2015 al giugno 2016. Un premio al contributo fattivo prodotto dal mediano di Feltre: una roccia alla quale il Torino di Ventura si è aggrappato in svariate occasioni nel corso dell’annata, trovando un solido e costante appiglio. Tutti i tifosi granata conoscono il paradosso che è alle origini di tale, solida stagione: Gazzi era nell’elenco dei partenti ad agosto e solo per una concatenazione di eventi è rimasto alla base. Ma questa è acqua passata: il presente racconta di un Gazzi sempre più fondamentale e inserito nel sistema venturiano, anche nel 3-5-2 e non solo nel 4-2-4 storico dei tempi di Bari. Da uomo con la valigia a titolare imprescindibile: tanti sono i meriti del diretto interessato, ma qualche lacuna di organico in quel settore del campo evidentemente c’è e non è una novità. Non a caso nell’elenco della spesa del Torino per la prossima stagione (e pure nelle preferenze dei tifosi) uno dei ruoli chiave da riempire con acquisti di qualità è quello del regista davanti alla difesa. E nella prossima avversaria del Torino, ovvero l’Atalanta, militano profili seguiti con estrema attenzione dal club granata.

I DATI - Domani Gazzi celebrerà la gara numero 400 nel calcio professionistico: il centrocampista ha sommato finora 172 presenze in serie A, 164 in B, 31 in Lega Pro, 18 in Coppa Italia, 10 in Europa League e 4 in altri tornei, con le casacche di Treviso, Viterbese, Bari, Reggina, Siena e Torino. Nelle sue 399 apparizioni Gazzi ha giocato 291 gare intere, 39 volte è subentrato, 69 sostituito, 75 le sue ammonizioni e mai è stato espulso, per un totale di 32.050 minuti in campo. Ma c’è un altro dettaglio che tanto dettaglio non è. E che dovrebbe far preoccupare l’Atalanta, almeno a livello scaramantico.

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