È un Torino “mostruoso”: più in forma della Roma

Mai così tanti punti dopo 29 turni e nel ritorno è più forte dei giallorossi
È un Torino “mostruoso”: più in forma della Roma© LaPresse
TORINO - Lo dicono i numeri, certo, ma anche la padronanza del gioco che questo Toro riesce a esprimere in casa piuttosto che in trasferta, come dimostrato proprio nelle ultime due sfide giocate a Parma e Bergamo, vinte con autorevolezza. Il fatto che questo Toro targato Giampiero Ventura sia mostruosamente bravo è un dato di fatto corroborato da tabelle e classifiche. Dati che lo proiettano nell’olimpo di questo campionato e non solo. Nel girone di ritorno, per esempio, dieci partite alle spalle e nove di fronte, solo la Juventus e la Lazio hanno saputo mettere in saccoccia più punti, 24, rispetto ai 20 finiti nei pantaloni granata. Dietro, top club come Napoli, Fiorentina, Roma, Inter, Milan e pure la sorprendente Sampdoria. Dunque un Torino che dopo aver metabolizzato il cambio di gioco per renderlo più funzionale ai nuovi eroi, i sostituti di Cerci e Immobile, ha trovato una marcia regolare dal ritmo sostenuto nonostante abbia dovuto competere anche in Europa League. Una novità che, alla faccia di chi pensava avrebbe disorientato il gruppo granata non abituato a questo “diversivo”, ha fatto bene al morale. E così, grazie anche a una preparazione fisica modulata su misura con attenzione certosina, le 14 partite internazionali in più giocate tra turni preliminari, fase a gironi e sfide a eliminazione tra andata e ritorno non hanno pesato sul fisico,diventando invece uno stimolo determinante per la testa. Sicuramente hanno contribuito, grazie anche ai risultati ottenuti fino all’eliminazione patita a testa alta negli ottavi di finale con lo Zenit, a far lievitare l’autostima di un gruppo di giocatori che ha saputo mettersi alle spalle i fantasmi della paura. Oramai nessuna ombra è così lunga da coprire la voglia di emergere di Darmian e compagni. A differenza di ciò che è avvenuto a lungo dopo la promozione, si può dire che quei fantasmi siano stati definitivamente cacciati dal castello granata. Dove ora, grazie a un salutare ricambio d’aria con finestre spalancate, splende una luce nuova, così forte da far brillare l’argento come non era mai capitato. Già, perché come si diceva, questo Toro non solo si sta imponendo come una delle forze emergenti, ora è al settimo posto, ma ha saputo totalizzare in 29 partite tanti punti quanti non gli era mai riuscito in 20 anni.

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