Comotto: «Un gol storico nel Toro non ha prezzo»

Parla l’uomo del centenario
Comotto: «Un gol storico nel Toro non ha prezzo»© LaPresse
TORINO - Lavora ogni giorno per una nuova impresa, del resto è la sua stessa carriera a raccontare quanto Gianluca Comotto sia alla ricerca costante di una nuova sfida. Da vincere. Adesso prova a dare una mano, con esperienza e qualità, al giovane Perugia verso un sogno chiamato serie A. Ma nel recente passato ha associato il proprio nome a una rete storica, come la sarebbe la numero 2000 granata in serie A. Anzi, ancora di più: perché Comotto è stato il mattatore del Centenario, l’uomo capace di realizzare il gol che ha piegato l’Empoli per 1-0 il 3 dicembre 2006, quando il popolo granata spegneva le cento candeline sulla torta più dolce che ci sia. A quei tempi non si parlava di derby, perché la Juventus era in serie B e invece il Toro di Cairo, da poco ritornato al piano superiore, si godeva la celebrazione.

Indescrivibile - Un sinistro all’incrocio, per lui che è destro naturale. «Quella palla è stata veramente aspirata da qualcuno, lassù...». Di sicuro è entrata nel libro della leggenda granata insieme al terzino che l’ha scagliata in porta, con una magia. Che ricorda così: «E’ stata un’emozione forte, indescrivibile. Ritengo che sia la mia più grande soddisfazione professionale. Segnare una rete storica in un momento così è una gioia che non ha prezzo». Chissà se la rete numero duemila possa davvero decidere un derby: «Io me lo auguro e spero magari che nella stessa partita possano arrivare anche il 2001, il 2002...». Comotto è rimasto legato ai colori granata: vincere un derby sarebbe stato sicuramente anche uno dei suoi desideri. Glik e compagni domenica hanno la possibilità di togliersi questa soddisfazione.

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