Ventura: «Questo Torino dovrà sempre lottare per l’Europa»

«La società sa bene che c’è una buona base da cui ripartire»
Ventura: «Questo Torino dovrà sempre lottare per l’Europa»© LaPresse
TORINO - La triste notte di Marassi è ormai un ricordo cancellato dal limpido successo sul Chievo che ha ridato fiato alle speranze europee del Torino. E Giampiero Ventura si gode l’ennesima soddisfazione di una stagione importante che la sua squadra è riuscita a regalare a una tifoseria finalmente tornata a entusiasmarsi per le gesta dei propri beniamini. «Vittoria ineccepibile - attacca il tecnico genovese -. Potevamo portare a casa anche un risultato più largo ma va bene anche così. E contro il Chievo non è mai facile. Faccio i complimenti, ancora una volta, a questo gruppo fatto di uomini veri che sta facendo cose importanti e che potevano anche essere importantissime. Sono orgoglioso dei miei ragazzi. Dopo il tonfo di Marassi non dovevamo darci risposte ma soltanto guardare dentro di noi e quello contro il Chievo è stato un messaggio di grande sostanza inviato da questo collettivo». Il riferimento alla sfortunata doppia sfida contro lo Zenit è palese e con esso il rimpianto per quell’Europa persa a cui tutto il Torino si era affezionato. Ma a due turni dal termine la matematica dice che ri-conquistare la zona Europa League non è impossibile. «E’ molto difficile ora riuscirci, lo sappiamo, ma è giusto crederci fino alla fine. Noi non dovremmo sbagliare niente e sperare tanto negli errori degli altri ma, sinceramente, credo che adesso la cosa sia secondaria. Ciò che volevamo erano risposte di un certo tipo dai tanti giovani presenti in rosa che sono cresciuti e hanno dimostrato di essere all’altezza della serie A».

PRIMO BILANCIO - Giampiero Ventura non smetterebbe mai di parlare del suo gruppo: «I 4 minuti finali di Genova avevano annacquato quell’immagine che avevamo costruito in questi quattro anni di duro lavoro. Non sono stati da Toro. La stagione fino a questo momento è stata straordinaria. Abbiamo 51 punti e possiamo eguagliare ancora il numero di punti dello scorso anno arrivando a quota 57 e secondo me è una cosa incredibile dopo tutto quello che ci è successo e visto che abbiamo giocato anche l’Europa League. Certo, a fine anno ci resterà del rammarico ma sarà soltanto una goccia nel mare del grande orgoglio che dobbiamo avere per quanto abbiamo fatto. Ora proveremo a vincere sia con il Milan che con il Cesena, pareggiare non ci serve a a». Incombe il mercato e in questo periodo tutte le società stilano i programmi per la prossima stagione. Che Toro sarà il prossimo? «Deciderà la società ma il Toro dovrà giocare sempre per conquistare l’Europa. Questa stagione difficile, pesante ma anche esaltante, ha permesso di capire, sia a me che alla società, che cosa manca e cosa serve per il futuro. Il club è consapevole del fatto che la base per costruire qualcosa di buono c’è ed è solida. Il buono non c’è ancora però abbiamo la base per ottenerlo». Una battuta, infine, anche sulla Juventus di Massimilaino Allegri che in finale di Champions League affronterà il Barcellona. «Se i bianconeri possono centrare il triplete? Guardando i fatti, cioè i risultati, secondo me è più probabile che lo facciano che no».

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